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6 milioni per rafforzare l’attrattività dei Comuni montani

L'annuncio di Quaresimale: "Il prossimo anno saranno 2,7 milioni di euro le risorse finanziarie per incentivare la residenza e la natalità nei piccoli comuni montani”.

I comuni montani abruzzesi potranno contare su 6 milioni di euro per incrementare la capacità attrattiva dei propri territori”. Lo ha annunciato l’assessore agli Enti locali, Pietro Quaresimale, nel corso di una conferenza stampa nella quale ha illustrato, insieme con il dirigente del Servizio Enti locali Antonio Forese, il programma regionale che permetterà di sfruttare le risorse finanziarie provenienti dal Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane.

“E’ un programma che guarda al futuro confidando sulla capacità progettuale dei comuni montani – ha spiegato l’assessore Quaresimale -. Abbiamo fissato linee guida che saranno alla base degli avvisi pubblici di prossima pubblicazione, indirizzando la crescita e i progetti verso la green economy, la transizione energetica, il dissesto idrogeologico e la salvaguardia dell’ambiente. Non potevano rimanere fuori naturalmente – ribadisce Quaresimale – le misure contro lo spopolamento dei comuni montani: è un intervento che intendiamo finanziare anche il prossimo anno confermando alcune importanti misure che hanno riscosso successo durante l’anno”.

Proprio su questo fronte, Pietro Quaresimale ha annunciato che il prossimo anno “saranno 2,7 milioni di euro le risorse finanziarie per incentivare la residenza e la natalità nei piccoli comuni montani”, in linea con l’attuazione della legge regionale 32 del 2021. Che la normativa regionale può aprire nuovi scenari per i comuni montani, lo confermano i primi dati sulla misura che incentiva natalità e residenza. “Dall’entrata in vigore della legge – dice Quaresimale – sono oltre 500 le domande pervenute per il cambio di residenza in favore di un piccolo comune montano”.

L’incentivo prevede l’erogazione di un contributo annuale di 2.500 euro per tre anni e sono previste altre domande di cambio residenza. Sul fronte della natalità, i dati sono ancora frammentari e fermi all’estate scorsa con oltre 150 domande di contributo per la nascita di un bambino o bambina. Mi sembrano – ha concluso Quaresimale – segnali incoraggianti che aiutano a rinforzare le politiche di incentivazione che la Giunta ha pensato per rafforzare la natura identitaria dei i comuni montani abruzzesi”.

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