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Manovra: 136 articoli tra fisco, pensioni ed energia

La bozza del testo varato lunedì dal Consiglio dei ministri. Calenda apre, vedrà Meloni

Nella manovra subito lo stop alle vecchie cartelle sotto 1.000 euro. Esenzioni dei mini-pagamenti con il Pos, sospese le sanzioni.

La tassa forfait al 15% degli autonomi sale da 65 a 85mila euro.

Ma con un paletto. 400 milioni per Milano-Cortina. Sale accisa sulle sigarette, 36 euro ogni 1000. Anche i seggiolini auto per i bimbi tassati al 5%.

Fisco, pensioni, energia: arriva il testo della manovra. Le misure, in una bozza del testo definito dal Cdm che riporta la data del 23 novembre, sono contenute in 136 articoli strutturati in 15 capitoli e 70 pagine.

Arrivano nuove esenzioni all’obbligo di consentire piccoli pagamenti, sotto i 30 euro, anche con carte e bancomat: secondo quanto previsto dalla bozza della manovra approvata in Cdm, il ministero delle Imprese e del Made in Italy stabilirà entro giugno (180 giorni) i “criteri di esclusione al fine di garantire la proporzionalità della sanzione e di assicurare l’economicità delle transazioni in rapporto ai costi delle stesse”. Nel frattempo, “sono sospesi i procedimenti ed i termini per l’adozione delle sanzioni”.

Scatta il 31 gennaio del prossimo anno l’annullamento delle cartelle esattoriali fino a 1.000 euro relative agli anni 2010-2015. Ma lo stop sarà immediato, con l’entrata in vigore della legge di Bilancio. Lo prevede uno degli articoli della bozza della manovra.

Sono dieci diverse modalità di regolarizzazione quelle previste dalla manovra per la cosiddetta ‘tregua fiscale’. E’ quanto si evince dalla bozza del testo. Ci sono: 1)la definizione agevolata sui controlli automatizzati delle dichiarazioni; 2)la regolarizzazione di irregolarità formali; 3)il ravvedimento speciale delle violazioni tributarie; 4)la definizione agevolata dei procedimenti di accertamento; 5-6)la definizione agevolata e conciliazione agevolata delle controversie tributarie; 7)la rinuncia ai giudizi in cassazione; 8) rate non pagate; 9)stralcio cartelle sotto 1000 euro;10) definizione dei ruoli affidati alla riscossione dal 2000 al giugno 2022

Due miliardi in più nel 2023 e altrettanti nel 2024 per finanziare la sanità. Lo si legge nella bozza della manovra che stabilisce per il prossimo anno 1,4 miliardi sono destinati a fare fronte ai maggiori costi determinati dall’aumento dei prezzi delle fonti energetiche. Vengono poi stanziati 650 milioni, nel 2023, da destinare all’acquisto dei vaccini e dei farmaci anti Covid.

Anche i seggiolini auto per i bambini, oltre ai pannolini e al cibo per l’infanzia, saranno tassati al 5%.

Il taglio di due punti del cuneo fiscale durerà un anno, per tutto 2023, e sarà aumentato al 3% per chi percepisce uno stipendio, di tredici mensilità, non superiore a 1.538 euro, maggiorato, per la competenza del mese di dicembre, del rateo di tredicesima. Lo prevede la bozza della manovra che stabilisce che non impatta sui conti per la pensione futura: “Tenuto conto dell’eccezionalità della misura di cui al primo periodo – viene scritto – resta ferma l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche”.

La revisione del meccanismo di indicizzazione delle pensioni, comprese le minime, sarà in vigore per il biennio 2023-2024. La manovra prevede un sistema suddiviso in sei fasce. Si va dalla rivalutazione al 100% dei trattamenti pensionistici pari o inferiori a quattro volte il minimo fino alla rivalutazione al 35% dei trattamenti pensionistici superiori a dieci volte il trattamento minimo. Per contrastare l’inflazione sempre nel prossimo biennio gli assegni più bassi però sono ulteriormente aumentati su base mensile (1,5 punti percentuali per l’anno 2023 e di 2,7 punti per il 2024).

Si istituisce presso il Mef un fondo, con una dotazione di 500 milioni di euro per l’anno 2023, destinato all’acquisito di beni alimentari di prima necessità “dei soggetti con un Isee non superiore a 15.000 euro, da fruire mediante l’utilizzo di un apposito sistema abilitante”. Lo prevede la manovra. Entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore del provvedimento si prevede che siano stabiliti i criteri di individuazione dei titolari del beneficio, tenendo conto dell’età, dei trattamenti pensionistici e di altre forme di sussidi. E’ la norma della social card

Viene tagliato di 400 milioni di euro l’incremento da 1,3 miliardi – introdotto a maggio – al fondo per fronteggiare l’aumento dei costi delle materie prime nell’affidamento di opere pubbliche, e destinato agli interventi del Pnrr per gli investimenti complementari. Come si legge nella bozza, l’incremento al fondo (di complessivi 7,5 miliardi fino al 2026) si riduce a 900 milioni: è invariato nelle quote per 2022 (180 milioni), 2023 (240) e 2027 (235), ma cala da 245 a 125 milioni per il 2024, da 195 a 55 per il 2025 e d 205 a 65 per il 2026.

Stop all’adeguamento delle multe alla variazione Istat per il prossimo biennio. La misura è contenuta nella bozza della manovra. “In considerazione dell’eccezionalità della situazione economica – si legge nel testo – a decorrere dalla data di entrata in vigore della presente legge, per gli anni 2023 e 2024, è sospeso l’aggiornamento biennale delle sanzioni amministrative pecuniarie in misura pari all’intera variazione, accertata dall’Istat.

La tassa forfait al 15% degli autonomi sale da 65 a 85mila euro. Ma con un paletto: salta anche nel corso dell’anno, in modo retroattivo, se il contribuente supera i 100mila euro di ricavi o compensi.

Sale l’accisa sulle sigarette. Secondo una bozza, che riporta la data di oggi, del testo della manovra definito dal Cdm, sale quella parte di accisa definita “importo fisso per unità di prodotto”: nel 2023 sarà di 36 euro per 1.000 sigarette – in pratica poco più di 70 centesimi medi per un pacchetto di 20 sigarette – per l’anno 2024 sarà 36,50 euro e, a partire dall’anno 2025, sarà 37 euro per 1.000 sigarette.

Meno tasse sulle mance ai camerieri: l’importo, che costituisce reddito imponibile, sarà tassato ora con una imposta al 5% che sostituisce l’Irpef e le addizionali locali sul reddito. Lo prevede uno degli articoli della manovra contenuto nella bozza definita dal Cdm. Il prelievo ridotto, che dovrà essere trattenuto dal datore di lavoro, si applica per una quota non superiore al 25% del reddito annuale e per un massimo di 50mila euro.

Un fondo per la sovranità alimentare da 25 milioni di euro per il 2023, e altrettanti per ciascuno dei tre anni successivi: lo prevede la manovra, come si legge in una bozza del testo varato lunedì dal Consiglio dei ministri. La misura punta a “rafforzare il sistema agricolo e agroalimentare nazionale, anche attraverso interventi finalizzati alla tutela e alla valorizzazione del cibo italiano di qualità, alla riduzione del costi di produzione per le imprese agricole, al sostegno delle filiere agricole, alla gestione delle crisi di mercato garantendo la sicurezza delle scorte e degli approvvigionamenti alimentari”.

Con la manovra arriva una spinta agli investimenti per Milano-Cortina: come si legge nella bozza, vengono stanziati 400 milioni di euro, per realizzazione del Piano complessivo delle opere relative alle Olimpiadi invernali del 2026. Sono 120 milioni per il 2024, 140 milioni per il 2025 e 140 milioni per il 2026.

Un incremento del 10% dei fondi assegnati agli enti locali finanziati con il Pnrr in relazione alle gare delle opere pubbliche avviate dal primo gennaio 2023 al 31 dicembre 2023: è quanto prevede la manovra, secondo la bozza del testo approvata dal Cdm. La misura punta a “fronteggiare l’aumento del costo dei materiali”. Nella bozza non compaiono ancora le cifre specifiche per l’incremento del Fondo per l’avvio delle opere indifferibili, utilizzato a copertura.

Per le attività connesse con la presidenza italiana del G7 è autorizzata la spesa di 5 milioni per il 2023, di 40 milioni per il 2024 e di 1 milione per il 2025″. “Con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, di concerto con i Ministri degli affari esteri e della cooperazione internazionale e dell’economia e delle finanze, è istituita presso la Presidenza del Consiglio dei ministri la delegazione per la presidenza italiana del G7, per lo svolgimento delle attività” da “concludersi non oltre il 31 dicembre 2025”.

Per “assicurare la più efficace esecuzione dei decreti di espulsione dello straniero”, il Ministero dell’interno è autorizzato ad ampliare la rete dei centri di permanenza per i rimpatri. Lo prevede la manovra, come si legge in una bozza del testo varato dal Consiglio dei ministri. A tal fine “le risorse iscritte nello stato di previsione del Ministero” sono “incrementate di euro 5.397.360 per l’anno 2023, di euro 14.392.960 per l’anno 2024, di euro 16.192.080 per l’anno 2025. Per le “ulteriori spese di gestione” i fondi sono incrementati di 260.544 euro per il 2023, di 1.730.352 euro per l’anno 2024 e di 4.072.643 per il 2025.

Sulle attività con criptovaluta si applica l’imposta sostitutiva del 14%. La novità, in vigore dal primo gennaio 2023, una delle novità introdotte dalla manovra, come si legge nella bozza. Finora per prassi l’Agenzia delle entrate ha equiparato le valute virtuali a quelle estere, assoggettando le conversioni all’imposta del 26%.

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