[KGVID poster=”http://www.infomedianews.it/wp-content/uploads/2017/04/27_04_17_LFOUNDRY_DI_FRANCESCO_thumb151.jpg” width=”640″ height=”360″]http://www.infomedianews.it/video/27_04_17_LFOUNDRY_DI_FRANCESCO.mp4[/KGVID] Rendere legittimi circa 200 pensionamenti per lavori usuranti e sbloccare, in questo modo, il mercato del lavoro territoriale. La matematica, in questo caso, ha dato come frutto ultimo non una sottrazione, bensì la moltiplicazione di un incontro al vertice.
Circa 1500 dipendenti, alla LFoundry, vivono abitualmente un ritmo lavorativo da 12 ore a turno. Ieri, a Roma, nei piani alti del Parlamento, c’è stato un incontro capitale fra le sigle sindacali Fiom-Cgil, Fim-Cisl, Uil-Uilm, Fismic e Failms, Giovanni Lolli, vicepresidente della Giunta d’Abruzzo e il presidente della Commissione Lavoro alla Camera, Cesare Damiano, ex sindacalista. Uno sbocco nazionale, quindi, è stato ottenuto per una tematica che fa parte della linea attiva e produttiva interna marsicana.
«Effettuare turni da 12 ore in fabbrica, non ha eguali. – afferma il sindacalista della segreteria di Fiom-Cgil, Roberto Di Francesco – Andrebbe rivista la storia delle pensioni». Dal 1 aprile, infatti, è stato introdotto anche l’esperimento del turno da 8 ore totali. «Noi abbiamo lavorato tanto su questa tematica, – dice – per rompere, letteralmente, un tabù, anche perché proveniamo da ben 20 anni di turnazione a 12 ore. Con questa sperimentazione a 8 ore, che non è ovviamente aperta a tutti ma a determinate categorie di lavoratori, abbiamo spalancato un fronte chiuso e sigillato da anni. Credo che il futuro debba essere questo per tanti motivi: non esiste più il diktat della Micron che aveva imposto il turno a 12 ore e, secondo me, il turno da 8 ore potrebbe effettivamente essere una giusta soluzione per non rottamare le persone e per tenere aperto anche il sito». A qualche giorno di distanza, quindi, dal primo maggio, festa globale dei lavoratori, il concetto del buon lavoro non sembra perdere la sua faticata identità.