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Agricoltura, all’Abruzzo 354 milioni di euro

Approvato il completamento di programmazione per lo sviluppo rurale 2023-2024. Si punta all'ingresso e alla permanenza di giovani e di nuovi imprenditori qualificati alla conduzione di aziende agricole. Spazio anche all'agricoltura biologica e alla zootecnia biologica.

È stata approvato dalla Giunta regionale, nella seduta del 29 dicembre 2022, il Complemento di programmazione Abruzzo per lo Sviluppo Rurale 2023-2027 (CSR) che indica gli interventi dello sviluppo rurale che la Regione attuerà nel proprio territorio a partire dal prossimo 1° gennaio 2023, quale declinazione, in termini programmatici, del Piano Strategico Nazionale della PAC 2023/2027, approvato dalla Commissione europea lo scorso 2 dicembre 2022.

Lo rende noto il vicepresidente della Giunta regionale con delega all’agricoltura, Emanuele Imprudente.

Il documento di programmazione regionale per il periodo 2023/2027 rappresenta il frutto di un proficuo ed intenso processo di condivisione con tutti i portatori d’interesse del territorio regionale e con il tavolo di partenariato della PAC 2023/2027 appositamente costituito, processo che il Vicepresidente della Giunta regionale, Emanuele Imprudente e la Direttrice del Dipartimento Agricoltura, Dott.ssa Elena Sico, insieme ai Dirigenti e ai Funzionari del medesimo Dipartimento, hanno intrapreso sin dal 2020, congiuntamente alla partecipazione ai tavoli istituiti dal Ministero.

“L’impegno profuso da parte dell’Assessorato e del Dipartimento è stato finalizzato a dotare la Regione Abruzzo di un documento di programmazione per lo sviluppo rurale operativo prima dell’inizio del periodo di programmazione – commenta il vicepresidente Imprudente -. Da questo punto di vista rappresenta, dunque, un esempio virtuoso di efficienza amministrativa che consente di poter orientare anticipatamente le scelte delle aziende agricole, agroalimentari, forestali e degli enti pubblici appartenenti al territorio regionale”.

Il CSR reca una dotazione di 354 milioni di euro, provenienti dall’UE (42,5%, fondo europeo FEASR), dallo Stato (40,25%) e dalla Regione (17,25%), sulla base del riparto approvato dalla Conferenza Stato-Regioni lo scorso 21 giugno 2022.

La programmazione regionale per lo sviluppo rurale 2023-2027 punta su taluni temi che rappresentano una priorità per la crescita economica, ambientale e sociale del territorio regionale e che pone comunque al centro delle scelte programmatiche regionali la sostenibilità nelle sue tre dimensioni (economica, ambientale e sociale):

* l’ingresso e la permanenza di giovani e di nuovi imprenditori qualificati alla conduzione di aziende agricole, forestali ed extra – agricole, per garantire loro un’adeguata formazione, per facilitare l’accesso al credito ed al capitale fondiario e per favorire la multifunzionalità delle imprese e i processi di diversificazione dell’attività aziendale, la sostenibilità ambientale, l’innovazione e la digitalizzazione delle aziende;
* l’orientamento al mercato delle aziende agricole, agroalimentari e forestali con l’obiettivo di favorire i processi di ammodernamento, anche gestionale, di riconversione, di internazionalizzazione, di adeguamento dimensionale delle strutture produttive in termini economici e fisici, anche con l’obiettivo di superare la frammentazione fondiaria;
* agricoltura biologica e zootecnia biologica, per estendere le superfici gestite con metodi di produzione e di allevamento ecocompatibili e per favorire la gestione forestale sostenibile;
* la progettazione integrata nelle aree rurali attraverso il miglioramento degli strumenti di governance multilivello, l’approccio partecipativo, la programmazione dal basso e le strategie di sviluppo locale in particolare quelle marginali, anche per rafforzare la relazione urbano/rurale;
* la diversificazione del reddito delle aziende agricole e forestali attraverso lo sviluppo di attività connesse.

La programmazione regionale per lo sviluppo rurale 2023-2027 presenta molte novità rispetto a quella del 2014-2022.

In particolare, al fine di accrescere le opportunità di liquidità e facilitare l’accesso ai finanziamenti da parte delle aziende agricole abruzzesi, per alcuni interventi sarà possibile utilizzare gli Strumenti Finanziari (SF) in combinazione con il sostegno erogato sotto forma di sovvenzioni. Tale opportunità riguarda in particolare gli investimenti produttivi nelle aziende agricole, gli investimenti produttivi a finalità ambientale nelle aziende agricole e gli investimenti nella trasformazione, nella commercializzazione e nello sviluppo di prodotti agricoli. Inoltre, tra gli interventi attivati dalla Regione Abruzzo ve ne sono alcuni non presenti nella programmazione 2014-2022 e che rappresentano una leva molto importante per migliorare la sostenibilità sociale, ambientale ed economica del territorio. Tra questi in particolare: l’intervento finalizzato a migliorare il benessere animale; l’intervento sull’apicoltura; l’intervento relativo alla riduzione dei fitofarmaci.

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