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Porto Ortona, allarme Azione: “A rischio 50 mln di fondi”

Luciano: "Avere a disposizione tanti soldi per il Porto di Ortona e non trasformarli in opere sarebbe un fallimento"

“Denunciamo il rischio che colpevolmente, ancora una volta, continuando di questo passo si perda l’occasione di realizzare investimenti vitali per il mantenimento e lo sviluppo del porto di Ortona. La situazione attuale ci porta a lanciare l’allarme sul rischio di vanificare circa 50 milioni di euro”.

Sono le parole del Segretario Provinciale di Azione, Giovanni Luciano, a margine della conferenza stampa tenutasi questa mattina ad Ortona nella quale sono stati presentati tutti i finanziamenti attualmente disponibili per il porto di Ortona ma che rischiano di essere persi per mancanza di progetti, infattibilità, ritardi negli appalti che devono esse aggiudicati entro il 2023.

“Non abbiamo notizie ufficiali di cosa sia stato ad oggi per appaltare i 13 milioni previsti dal Pnrr per il consolidamento della banchina di riva, opera fondamentale, nella responsabilità dell’Autorità di Sistema Portuale dell’Adriatico centrale con sede ad Ancona, per dare respiro ai traffici dello scalo ortonese. Ufficiosamente sappiamo che non sono stati ancora redatti i progetti definitivi e saremmo felici di essere smentiti con i fatti. Se fosse come diciamo noi le responsabilità sarebbero gravi, da parte dell’AdSP certamente, ma anche le responsabilità politiche del Presidente Marsilio, che ha nominato un esponente in AdSp per conto della Regione Abruzzo”.

“Si dica agli abruzzesi qual è la situazione, che sembra di completa inerzia. Non si pensi che “tanto c’è tempo” perché è il contrario. Quest’opera comprende anche una un dragaggio. Già da circa 7 anni non si riesce a portare a termine il dragaggio del porto, come si pensa di terminare quest’opera in tempo se non si è stati capaci di risolvere il problema più ampio del basso pescaggio fino ad ora? Ad oggi si sarebbe dovuto già partire con i lavori visti i tempi stretti per questo genere di intervento”, sottolinea Luciano.

“Ci sono poi 4.8 mln di euro sempre Pnrr – ma in capo al Commissario Zes che dovrebbero servire alla realizzare di un collegamento, cosiddetto “ultimo miglio” della ferrovia sulla banchina Nord. Le voci che corrono ultimamente sulla presunta irrealizzabilità, sotto il profilo tecnico e dei vincoli di sicurezza, sono davvero allarmanti. Sarebbe grave se, come pare, il progetto di massima non avrebbe tenuto conto delle reali condizioni attuali perché serve un’opera che porta benefici, come può essere un collegamento diretto alla rete ferroviaria, ma a condizione che ciò non rischi di bloccare le attività pre-esistenti”.

” Anche in questo caso auspichiamo di essere smentiti con dati di fatto e chiediamo al Prof. Miccio, Commissario della Zes Abruzzo, al quale va la nostra rinnovata stima, di chiarire pubblicamente come stanno le cose. Se fosse stato avallato un progetto irrealizzabile starebbe tutta nella gravità della perdita dei fondi. Non sappiamo, tra l’altro, se è possibile o se ci sono i tempi di una modifica del progetto” ci tiene a sottolineare questa vicenda Luciano.

“Restando in ambito fondi Zes anche il completamento della bretella che collega l’autostrada al porto di Ortona. Un’opera anche questa da anni incompiuta a causa di un “contenzioso” – risolto circa un mese fa – tra la ditta esecutrice e la Provincia. Il Commissario ha a disposizione 2 milioni di fondi Pnrr, per un‘opera praticamente finita che, speriamo, veda finalmente la luce dopo anni di vana attesa. Vi sono, infine, 30 milioni di euro per l’approfondimento dei fondali del molo nord, banchina di riva e riva nuova”.

“Qui non ci sono scadenze formali ma il problema è che se l’impegno profuso dalla Regione e della Adsp è quello dimostrato fino ad ora, dragaggio docet, questi fondi rischiano di essere mere assegnazioni ministeriali che non vedranno nessuna realizzazione, solo annunci elettorali e propaganda” dice con preoccupazione Luciano.

“Avere a disposizione tanti soldi per il Porto di Ortona e non trasformarli in opere sarebbe un fallimento nei fatti, che nessun annuncio giornalistico potrebbe mai cancellare. Un porto lasciato colpevolmente all’abbandono da troppo tempo. Qualora questi fondi non fossero spesi, o spesi male, le responsabilità della Giunta e del Presidente Marsilio saranno chiare ed evidenti”, dichiara Raffaele Bonanni, componente Segreteria Nazionale Azione.

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