INFO MEDIA NEWS
Attualità NEWS SLIDE TV

Adiconsum: possibili soluzioni caro bollette

Chiesto incontro con aziende mercato libero

Il caro energia sta preoccupando da più di un anno le famiglie ed insieme al caro carburanti, al rincaro di altri servizi, al carovita, sta erodendo il loro potere d’acquisto – dichiara Carlo De Masi, Presidente di Adiconsum nazionale – Ma oltre all’aumento delle tariffe, stanno contribuendo al caro-bollette anche le modifiche unilaterali dei prezzi dei contratti di luce e gas, tanto che il Governo Draghi col Decreto Aiuti-bis ne ha previsto la sospensione fino al 30 aprile 2023.
Inoltre – prosegue Pierpaola Pietrantozzi, Segretario di Adiconsum nazionale – il Decreto ha definito “inefficaci” fino al 30 aprile 2023, anche i preavvisi, sempre col fine di un aumento dei prezzi, che sono stati comunicati prima della data di entrata in vigore del decreto (10 agosto 2022), a meno che le modifiche contrattuali si siano già perfezionate. La norma così come è scritta si presta a varie interpretazioni, e, nonostante gli interventi delle varie istituzioni, sulla materia regna, purtroppo, una grande confusione. C’è bisogno di chiarezza sia per le aziende che per i consumatori.
Ecco perché – conclude De Masi – abbiamo scritto una lettera alle aziende fornitrici di energia elettrica e gas naturale sul mercato libero con cui abbiamo dei protocolli di conciliazione paritetica chiedendo un incontro urgente per discutere e trovare delle possibili soluzioni, consci del fatto che le aziende sono sì in difficoltà, ma che non può essere sempre il consumatore a pagare il peso di tutto. Siamo in attesa di un riscontro da parte di tutte le aziende per poter avviare un confronto, quanto mai urgente per alleviare le difficoltà delle famiglie vessate su più fronti.

Altre notizie che potrebbero interessarti

Confesercenti Abruzzo e gli imprenditori incontrano i candidati della Regione: stilato documento programmatico

Redazione IMN

L’azienda cinese ZTE leader della Telefonia forse all’Aquila: il 5 G colpisce ancora

Redazione IMN

Mottarone: “Prima che si rompa il cavo ce ne vuole”

Una testimonianza inguaia il caposervizio, ai domiciliari
Redazione IMN