“Noi siamo i partigiani della pace“.
Alle spalle la bandiera dell’Anpi, sulle spalle quella multicolore contro ogni guerra.
Ma Franco Federici parla a nome dei manifestanti riuniti in piazza Regina Margherita a un anno esatto dall’invasione della Russia in Ucraina.
Federici è, soprattutto la persona scelta per rappresentare l’Assemblea L’Aquila per la pace, un’organizzazione spontanea che riunisce più realtà al suo interno. Dall’inverno scorso ha organizzato diversi presìdi nel centro cittadino.
“La priorità del momento – incalza Federici – sembra quella di inviare armi, finanziando quel settore specifico e questo arriva in un periodo in cui garantire welfare, sanità e stipendi adeguati ai cittadini non è cosa affatto scontata. Chiediamo di abbassare le armi e alzare i salari”.
Davanti alla fontana con la statua del Tritone alcune donne sollevano cartelli con scritto “Negoziati di pace subito”, “Stop all’invasione di Putin“, “inviare armi non è fare la pace”, “solidarietà alle donne russe e alle donne ucraine in questa guerra”.
Al microfono si alternano studenti, attivisti e viene data lettura di alcuni editoriali del giorno che riportano anche le parole di Papa Bergoglio e del cardinale Matteo Zuppi. Musiche a cura del maestro Michele Avolio, esperto di musica popolare.
Poi, la grande bandiera della pace sfila fino alla Fontana Luminosa, colorata, per scelta dell’amministrazione comunale, di giallo e di blu in omaggio alla bandiera ucraina. Lì, c’è stato un piccolo flash mob dove è stato simulato un attacco aereo con sirena antiaerea e finto esplosivo. I manifestanti per qualche istante si sono buttati a terra.
Oggi, l’associazione Liberi Oltre, in collaborazione con il sodalizio Ucraina 24 Febbraio e il Comitato Ventotene, organizza un altro sit-in per la Libertà “Stand with Ukraine”, in Piazza Duomo del L’Aquila dalle ore 17 alle 18.30.