Come è morta Grazia e perché.
Il nodo della verità è ancora ben stretto attorno al caso che riguarda l’improvvisa morte della giovane mamma di 44 anni di Civitella Roveto, Grazia Sabatini, venuta a mancare all’affetto dei suoi cari e dei suoi amici a seguito di un’operazione alla tiroide, effettuata all’Ospedale Sant’Andrea di Roma.
La Procura della Capitale, non a caso, ha aperto giorni fa un’inchiesta per il reato di omicidio colposo, per ora contro ignoti. Venerdì scorso, di mattina, il medico legale incaricato dalla Procura, il dottor Vincenzo Grasso, ha eseguito l’autopsia sulla salma della donna ed ha effettuato anche degli esami istologici sui tessuti.
A questo punto, gli inquirenti, con i risultati alla mano (disponibili fra 90 giorni), dovranno verificare se vi sia stata una consequenzialità effettiva e incontrovertibile tra operazione e decesso e, quindi, se vi siano state, a monte, delle responsabilità mediche manifeste per la morte di Grazia.
Secondo gli investigatori, la verità sulla scomparsa della donna potrebbe venire a galla analizzando nel complesso anche tutti i risultati dei reperti istologici e i dati delle cartelle cliniche appartenenti alla donna, che era stata ricoverata per l’operazione in Ospedale. Cartelle cliniche che sono state già sequestrate dai Carabinieri di Roma ma non ancora visionate dal medico legale.
Parallelamente, si sta muovendo anche il perito incaricato dai familiari rappresentati dall’avvocato Berardino Terra, il dottor Mauro Arcangeli. Per sciogliere il nodo del caso, si è azionata anche la Regione Lazio – oggi guidata dal presidente Francesco Rocca – richiedendo dei documenti specifici, in quanto, come ogni altra Regione d’Italia, è competente in materia di risk management nei confronti delle aziende sanitarie che sono sotto il suo governo regionale. Se dovesse emergere una qualche responsabilità sanitaria, la Regione stessa potrebbe costituirsi parte civile, all’esito del processo penale.
Oggi si terranno a Civitella Roveto i funerali della donna, nella Chiesa di San Giovanni Battista, alle ore 15.