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Al via la fiera nazionale dell’Agricoltura

Taglio del nastro con il sottosegretario all’Agricoltura Luigi D’Eramo e il governatore Marsilio aprono la manifestazione

Innovazione, business, contenuti e passione per rimarcare l’importanza del settore primario capace di esprimere valori e modelli sociali, ambientali e territoriali, oltre che economici. Al via ieri, a Lanciano, l’edizione numero 63 della Fiera Nazionale dell’Agricoltura in programma fino a domenica al Polo Fieristico d’Abruzzo.

Presenti alla cerimonia d’inaugurazione con il presidente di Lancianofiera Ombretta Mercurio, il sindaco di Lanciano Filippo Paolini, il vicepresidente della Regione Abruzzo ed assessore all’Agricoltura Emanuele Imprudente, il presidente del Consiglio Regionale Lorenzo Sospiri, il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio e il Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Agricoltura Luigi D’Eramo.

Con loro le massime autorità nazionali, a partire dal senatore Etel Sigismondi e dai deputati Guerino Testa e Nazario Pagano, il prefetto di Chieti Gaetano Cupello, il vescovo della diocesi Lanciano-Ortona Monsignor Emidio Cipollone. Presenti, inoltre, numerosi rappresentanti delle istituzioni regionali e locali; le forze dell’ordine e militari, esponenti delle associazioni agricole e del mondo delle professioni.

“Innestata su solide basi, da 63 anni, la nostra Fiera continua ad essere un punto di riferimento per il mondo agricolo. È il luogo in cui la cultura contadina incontra la comunità, dove la terra incontra il domani. L’agricoltura è dedizione, attesa, fiducia e oggi, più che mai, siamo chiamati a guardare verso un futuro fatto di innovazione tecnologica, di sostenibilità ambientale, di digitalizzazione, di nuove pratiche e nuovi strumenti, capaci di garantire produttività, qualità e rispetto per l’ambiente – ha ricordato il presidente di Lancianofiera Ombretta Mercurio – In questa tre giorni, dal Polo fieristico d’Abruzzo, rimarcheremo la centralità dell’agricoltura che genera valori e valore”.

In mostra nei 30 mila quadrati di superficie espositiva, di cui 8500 coperti distribuiti su tre padiglioni, oltre 250 espositori e 500 referenze. Insieme alle presenze storiche, nel 2025 sono presenti moltissimi nuovi espositori che sono arrivati a Lanciano da tutta Italia in particolare da Valle d’Aosta, Emilia-Romagna, Trentino-Alto Adige, Puglia, Piemonte con un’azienda spin-off dell’Università di Torino. In vetrina anche imprese agroalimentari italiane e locali con tante tipicità e diverse attività che hanno fatto della zootecnia applicata alla cosmesi il loro punto di forza. Del tutto rivisti gli asset delle aree esterne e del padiglione 3, che oltre alla cerimonia inaugurali ha ospitato diversi appuntamenti. Tra questi: la presentazione di un volume sulla civiltà pastorale abruzzese “Una lunga storia tutta bianca” di Giacomo Di Giustino, promossa dell’Archeoclub Lanciano alla presenza di Umberto Nasuti; il laboratorio “Euforie inconsce. Il vino come non l’ha mai pensato il tuo cervello” promosso da Consorzio di Tutela e Citra Vini che si è tenuto alla presenza del presidente dei vignaioli abruzzesi Alessandro Nicodemi, del marketing manager Citra Giuseppe Colantonio, del consigliere del CdA di Lancianofiera Bruno De Felice e dal sommelier Pierluigi Aielli. Altro interessante appuntamento, promosso da Anbi Abruzzo, che ha visto fra i protagonisti il direttore generale di Anbi nazionale Massimo Gargano, l’appuntamento sul valore della risorsa idrica “Climate change. L’impegno dei Consorzi di Bonifica d’Abruzzo per la sicurezza idrogeologica e la disponibilità d’acqua”. A chiudere gli incontri, il panel promosso da Coldiretti Chieti sui “Cambiamenti climatici ed agricoltura di precisione”

 

Comunicato stampa

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