“Sono 10 giga di dati quelli pubblicati questa mattina sul dark web dal gruppo Monti, che ha rivendicato l’attacco Hacker alla Asl 1 del 3 maggio” a renderlo noto è ancora una volta il Consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Giorgio Fedele che già il 4 maggio denunciò la prima pubblicazione di un referto sulle pagine deep web del gruppo Monti.
“Sarebbero solo la prima tranche dei dati rubati dai data base dell’Azienda sanitaria abruzzese – continua Fedele – la Asl 1 ha subito una violazione senza precedenti nella nostra regione. Si conferma la gravità del caso, come del resto sto denunciando da tempo: il primo referto che ho portato io stesso all’attenzione delle istituzioni, dei cittadini e della stampa risale al 4 maggio. Oggi, a distanza di 6 giorni dalla prima denuncia che ha confermato l’esportazione dei dati, dobbiamo sentire ancora il Presidente della Regione parlare di riserbo per lo svolgersi delle indagini, o di attacco in corso”.
“Caro Presidente se non se ne fosse accorto l’attacco Hacker non è in corso, ma è stato già fatto e i dati sono in mano a dei criminali, i servizi sono fermi, il personale è messo in ginocchio. Non ci sono indagini che richiedono il riserbo – aggiunge Fedele – c’è la necessità di un Presidente che prenda le redini della situazione, dimostri vicinanza agli operatori sanitari e ai cittadini, e faccia tutto quanto possibile per uscire da questa drammatica spirale. Non c’è certo bisogno di chi minimizza il problema”.
“Questo è un disastro riconosciuti da tutti, e a questo proposito voglio ringraziare i colleghi dell’opposizione di centrosinistra che si sono interessati alla vicenda e che si sono uniti al Movimento 5 Stelle in questa battaglia per la verità. Nella commissione sanità prevista per le ore 15 di oggi pomeriggio, come Movimento 5 Stelle, abbiamo chiesto di inserire un ulteriore punto all’Odg per ascoltare sulla questione il presidente Marsilio, l’assessore alla Salute Nicoletta Verì, il direttore della Asl 1 Ferdinando Romano e dei responsabili per la tutela della privacy e dei sistemi informativi. Purtroppo, a quanto abbiamo appreso dalla convocazione, sarà in aula solo il direttore Romano. Il centrodestra continua a tacere o a esprimersi con timide dichiarazioni in politichese. Intanto nel dark web ci sono i dati degli abruzzesi che potrebbero essere venduti al miglior offerente” conclude.