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Piedibus: attraversare e conoscere la propria città

Il progetto - sperimentale e quasi unico in Italia - è nato da un’intesa fortunata tra il Comune di Avezzano, l’Istituto scolastico “Mazzini-Fermi”, la Asl, l’Università e la Regione Abruzzo

Il suo nome di battesimo è Wahps, ovvero Whole Active Health Promoting Schools (Approccio sistemico ed ecologico per la promozione dell’attività fisica nel setting scolastico) e ad Avezzano ha già preso forma la prima linea di intervento di questo progetto quasi unico in Italia, quella di un autobus senza ruote, composto da bambini, genitori-autisti e docenti. Al centro del progetto che è nato più di un anno fa, assieme alle competenze dell’Università degli Studi dell’Aquila, della Regione Abruzzo e della Asl 1, c’è, come stella polare, l’importanza della collaborazione tra istituzioni come la Scuola, il Comune e il Sistema Sanitario al fine di promuovere la salute e il benessere nel contesto scolastico. Una pratica sana, questa, riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Solo tre scuole in Italia – tra cui l’Istituto ‘Mazzini-Fermi’ della città di Avezzano – hanno attivato questa sperimentazione nazionale, e solo tre Regioni in Italia hanno aderito alla novità: l’Abruzzo, la Toscana e l’Emilia-Romagna. Il concetto fondamentale di Wahps, che è stato sposato totalmente dal Comune di Avezzano – partner della Mazzini-Fermi nel progetto – è quello di implementare l’attività fisica nella fascia di età dei bambini appartenenti alle classi della scuola primaria. Come? Attraverso l’innesto e l’inclusione, tra le ore di lezione, della cosiddetta pausa ‘attiva’: vale a dire pause morte a scuola che diventano vive, grazie ad attività per la mobilità, capaci di incentivare effetti benefici dal punto di vista fisico e psicologico. In questa cornice di studi e di metodologie, si inserisce ad Avezzano la novità del Piedibus, per bambini fino alla 5^ elementare.

“Come amministrazione comunale, – sottolinea il vicesindaco Domenico Di Berardino – siamo partner di questa grande iniziativa, che è stata attivata proprio in questi giorni grazie alla determinazione e alla capacità della preside Iacovitti, alla quale va un meritato plauso. Con il Piedibus i bambini della scuola primaria della città che hanno aderito al progetto verranno accompagnati a piedi in classe, lungo un percorso prestabilito e deciso di concerto con la Polizia Locale, da volontari formati e con pettorina di riconoscimento. Il tutto non solo per responsabilizzare i più piccoli nei confronti delle regole del codice della strada o del modo di poter arrivare a scuola senza macchina e senza insicurezze, ma anche per far compere l’importanza di poter contare sul proprio compagno o sulla propria compagna di scuola. Un approccio sistemico ed ecologico: ben felici di vederne la partenza proprio nella nostra splendida città”.

“Come Istituto – afferma la dirigente scolastica del complesso Mazzini-Fermi, Fabiana Iacovitti – siamo orgogliosi di essere una prima palestra di sperimentazione per questo progetto, anche grazie alla referente d’istituto, la professoressa Mariangela Petricca, che tanto ha lavorato in questa direzione. Abbiamo anche l’intenzione, per il prossimo anno scolastico, di dotare la nostra scuola di spazi playground. Piedibus significa, innanzitutto, mobilità sostenibile ed è solo una delle tante linee di intervento che potranno essere attivate grazie alla maxi scatola progettuale di Wahps”. Piedibus è partito ufficialmente due giorni fa; prima del lancio del progetto, però, si sono avuti tanti incontri e scambi con la dottoressa Maria Scatigna, responsabile scientifica dell’Univaq. “Si tratta – continua la preside – di permettere ai bambini di poter andare a scuola a piedi, attraverso un ‘mezzo di trasporto’ sicuramente inusuale per i tempi che corrono e che consiste praticamente in loro stessi: sono loro il motore. Grazie al sapiente aiuto del Corpo della Polizia Locale, del Comune e dei genitori volontari, abbiamo individuato tre linee di percorso (linea rossa, linea verde e linea blu), ognuna con una distanza non superiore agli 800 metri. Ogni bambino ha una propria pettorina di riconoscimento: l’autobus a piedi si muove in maniera unitaria tramite un cordata. Fino ad ora abbiamo raccolto 65 iscrizioni: la prima fermata del nostro autobus non convenzionale è alle 7 e 55 di ogni mattino”.

La Asl, invece, grazie alla professionalità della dottoressa Maria Cristina Carmignani, si è occupata di approfondire l’impatto di uno stile di vita sedentario nell’età dell’infanzia, considerando anche che la mobilità sostenibile è uno degli obiettivi dell’Agenda 2030 europea.

“Quando partirà il nuovo progetto delle strade ciclabili ad Avezzano, ci sarà sicuramente ancora più interazione tra le due iniziative. – dice in conclusione Di Berardino – Da settembre avremo modo di coinvolgere anche tutti gli altri Istituti scolastici della città per una promozione dell’attività fisica nel setting scolastico. Uno stile di vita attivo e sostenibile, legato anche alla tutela dell’ambiente che ci circonda, è l’insegnamento più alto che possiamo dare e dedicare alle nuove generazioni. Avremo tutta l’estate per poter migliorare ancora di più il nostro mezzo di trasporto che non inquina e che fa il rumore della felicità”.

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