“Giorgia Meloni tenta ancora una volta di scaricare, lo ha fatto oggi durante il Premier Time al Senato, le colpe del fallimento nella gestione delle liste d’attesa sanitarie sulle Regioni, dimenticando – o fingendo di dimenticare – che 13 su 20 sono governate dal centrodestra. In Abruzzo, questo fallimento ha il volto di Marco Marsilio. Dopo cinque anni di governo, la sanità regionale è in condizioni drammatiche: attese infinite, ospedali in affanno, pronto soccorso al collasso, personale ridotto all’osso e cittadini costretti a rinunciare alle cure o a rivolgersi al privato.”
Lo dichiarano Daniele Marinelli, segretario regionale del Partito Democratico, i parlamentari Michele Fina e Luciano D’Alfonso, insieme ai consiglieri regionali Silvio Paolucci, Pierpaolo Pietrucci, Sandro Mariani, Dino Pepe, Antonio Blasioli e Antonio Di Marco.
“In Abruzzo – proseguono – i dati ufficiali forniti dalla Regione indicano tempi di attesa superiori ai 300 giorni per una risonanza magnetica a Pescara, fino a 420 giorni per una mammografia a Chieti e oltre 9 mesi per una colonscopia a Teramo. Nelle aree interne, interi ambulatori sono chiusi o ridotti al minimo. I pronto soccorso di Avezzano, Sulmona e Lanciano lavorano in cronica emergenza. Il personale medico e infermieristico è insufficiente: secondo i sindacati mancano oltre 500 unità tra medici e infermieri nella sola ASL 1 (L’Aquila-Avezzano-Sulmona).”
“A fronte di questa situazione drammatica – aggiungono – il presidente Marsilio e la sua giunta hanno approvato l’aumento dell’addizionale Irpef regionale. Un salasso per famiglie e imprese, senza alcun miglioramento nei servizi sanitari.”
“Il governo Meloni, dal canto suo, ha aumentato la spesa sanitaria in modo del tutto insufficiente: +1,7% nel 2024, a fronte di un’inflazione sanitaria superiore al 5%. Il recente decreto legge sulle liste d’attesa non prevede fondi strutturali, non sblocca assunzioni, non rafforza la medicina di prossimità. È una manovra centralista e propagandistica, che pretende di commissariare senza risolvere nulla.”
“Il Partito Democratico – concludono – ha presentato proposte concrete: assunzioni straordinarie, recupero delle prestazioni sospese durante la pandemia, più risorse per la medicina territoriale, tutela reale del servizio pubblico. Ma sono state tutte ignorate da Meloni e Marsilio. Gli abruzzesi oggi pagano più tasse per avere meno sanità. È una scelta politica precisa, che penalizza i più deboli. E che, ribadiamo ancora una volta, va cambiata con urgenza.”
Comunicato stampa