“È bastato un ponte di fine maggio/inizio giugno a far emergere drammaticamente le problematiche irrisolte delle autostrade A24 A25. Il ritorno in mano pubblica delle infrastrutture strategiche A24 ed A25 non ha prodotto, oramai a quasi un anno di distanza dal famigerato 7 luglio 2022, data di revoca della concessione a Strada dei Parchi, alcun effetto concreto a favore dei cittadini utenti dell’infrastruttura delle lavoratrici e dei lavoratori come auspicabile e sperato”.
Così in una nota congiunta Francesco Marreli, Segretario Generale CGIL L’Aquila e Andrea Tucceri Cimini, Segretario Generale Filt-Cgil L’Aquila.
“Rispetto ai ritardi manutentivi – proseguono – si aggiungono oggi difficoltà di iniziativa e incertezze normative che producono nei fatti il blocco di ogni azione di efficientamento ed investimento. Il risultato che gli utenti colgono è un lungo tratto, più di 50 chilometri, a singola carreggiata. Un grande enorme ed esteso ‘tratturo Magno‘. Le risorse finanziarie per gli investimenti che questa terra si è vista assegnare per effetto dei drammatici eventi del 6 aprile 2009 sono stati affidati a ben 2 Commissari Straordinari”.
“Il primo che dispone, dalla finanza pubblica, di somme rilevantissime, parliamo di cifre superiori ad i nove zeri e che dovrebbe garantire con tali dotazioni l’ammodernamento infrastrutturale e la rispondenza sismica dell’infrastruttura, al di là di qualche partecipazione a convegni ed iniziative ha disperso la sua presenza. Per non farci mancare nulla, ne esiste un secondo di Commissario. Il titolo è un programma, atteso, sperato e immaginato da ogni abruzzese e da ogni italiano. Commissario alla messa in Sicurezza del Sistema Gran Sasso. Quanto ambizioso obiettivo. Non è stato nominato ieri. Esiste da tempo, almeno un paio di anni. Certamente starà valutando progetti, certamente ci proporrà soluzioni definitive alla convivenza di tre attori fondamentali per il paese. Ricerca (INFN) Mobilità (A24 A25) Acqua (bene primario). Eppure lavori nessuno, limitazioni al tracciato tante. Prospettive incerte”.
“Con tanto dispiegamento di pubbliche risorse come non aspettarsi miglioramenti del servizio, qualità dell’occupazione, serenità. I criteri a cui ci auguriamo si ispiri, chi della pubblica amministrazione è chiamato con responsabilità alla gestione di beni comuni, siano economicità, rapidità, efficacia, efficienza e miglior contemperamento dei vari interessi”.
“Constatiamo ad oggi cantieri bloccati in rimpalli di responsabilità previsti e prevedibili; nessun cambio di passo in investimenti; precariato come forma prevalente di gestione dell’infrastruttura; disimpegno degli attori pubblici rispetto agli impegni previsti in apposito Protocollo di intesa tra Anas, MIT e parti Sociali firmato oramai lo scorso 5 Agosto”.
“Rivendichiamo la necessità che il Gestore pubblico si adoperi, nell’immediato alla risoluzione delle problematiche per le quali è stato investito, con un’attenzione particolare alla salvaguardia dei livelli del servizio reso e della necessaria stabilità e consistenza occupazionale che tale obiettivo richiede”, concludono.