La squadra della Lazio si aggiudica la terza edizione delle Olimpiadi di Primo Soccorso della Croce Rossa Italiana che quest’anno si sono svolte a Scalea, in Calabria. Seconda classificata la Lombardia, terzo posto per il team dell’Umbria. Assegnato alla squadra della Puglia il premio BLSD, intitolato a Antonio Ursino, Volontario del Comitato territoriale dell’Alto Tirreno Cosentino, venuto a mancare recentemente, e a quella della Sicilia il premio Fanta Olimpiadi, dei Giovani CRI. Dalla competizione arriva chiaro e forte il messaggio della Croce Rossa Italiana: chiunque, se ben preparato, può salvare vite.
I 120 giovani provenienti da tutta Italia che hanno partecipato alle Olimpiadi hanno dimostrato proprio questo: suddivisi in 20 squadre provenienti da varie regioni, si sono confrontati in scenari che hanno coinvolto truccatori, simulatori e giudici di gara.
I ragazzi hanno messo in pratica tecniche apprese nel corso delle lezioni con Volontarie e Volontari dei Comitati territoriali della CRI, con l’obiettivo di eseguire manovre efficienti nel miglior modo e minor tempo possibile. Il tutto sotto gli occhi della popolazione che con curiosità ha osservato questi giovani, impegnati a confrontarsi a colpi di manovre salva vita.
Oltre 4.700 gli studenti formati e circa 150 gli istituti che hanno partecipato alle fasi preparatorie.
“Le Olimpiadi di Primo Soccorso ci hanno trasmesso ancora una volta tantissime emozioni. Dalla preparazione nelle scuole fino ad arrivare ad oggi, a questo momento fatto di passione, inclusione ed entusiasmo. I ragazzi, provenienti da tutta Italia, si sono affrontati in una competizione che ha al centro l’Umanità, primo Princìpio della nostra Associazione, che è l’elemento fondante della nostra opera. In tutto il Paese e all’estero, la Croce Rossa Italiana e il Movimento di Croce Rossa sono speranza per chi soffre, aiuto per chi si trova in difficoltà. Ovunque la nostra azione abbraccia intere comunità, con particolare attenzione alle fasce vulnerabili della popolazione. Davanti alle crisi umanitarie dei nostri giorni, vedere così tanti giovani attenti alla cura del prossimo ci fa ben sperare, dona a tutti noi una grande fiducia per il futuro. Un futuro che per le Olimpiadi di Primo Soccorso vuol dire guardare alla prossima edizione, alla quale stiamo già lavorando, e che si svolgerà a Bolzano. Non vediamo l’ora di essere lì!”, così Debora Diodati, Vice Presidente nazionale della Croce Rossa Italiana.
“È stato bello osservare tanti giovani e vederli impegnati in una competizione che ha un obiettivo molto importante: renderli consapevoli che chiunque, se ben formato, può salvare vite. Davanti a situazioni critiche o nella vita di tutti i giorni, ciascuno di loro può fare la differenza. La passione con la quale si sono dedicati a questa competizione ci riempie di orgoglio e conferma la grande sensibilità che ragazze e ragazzi hanno nei confronti delle manovre di primo soccorso. La Croce Rossa Italiana è, fin dalle sue origini, speranza e Umanità per chi soffre o vive momenti difficili. L’entusiasmo di questi giovani ci trasmette grande fiducia e ci fa capire che siamo sulla strada giusta: possiamo contare su di loro per gettare le basi di una società responsabile e sostenibile, capace di rispondere alle difficoltà, di rispettare la vita e la Dignità umana”, ha affermato Edoardo Italia, Vice Presidente e Rappresentante dei Giovani della Croce Rossa Italiana.