Il Cappello delle Donne è giunto quest’anno alla sua quinta edizione, a volte sono importanti anche i numeri e questo numero 5 significa che c’è stato un gran bel lavoro dietro a questo “festival”, che poi è un motivo di incontro per dialogare su temi importanti, è un modo per incontrare artisti in ogni campo, ed è un modo per dare una mano alla Casa delle Donne Marsica, il centro anti-violenza, che tanto fa per le donne del territorio e non solo, per quelle donne che hanno bisogno di aiuto in modo concreto e discreto.
Il Cappello delle Donne ha il patrocinio del comune di Avezzano e si sta svolgendo da questa mattina nella bellissima location di Piazza Torlonia.
La giornata è iniziata con il dibattito “La via della felicità: perchè non siamo felici da sole?” a cui ha partecipato la presidente della Cooperativa Bee Free Oria Gargano, insieme a Marielisa Serone D’Alò, Luca Battaglia e Francesco Rubeo.
Poi il pomeriggio ha avuto inizio con i laboratori a cura di Movimento Zoè, poi il concerto di di Giulia Tripoti “Rosa di Maggio” con Monica Neri, alle 18.00 le talentuose donne del Gruppo Incanto – le RiBelle con il loro repertorio popolare di canti provenienti da varie parti del mondo, evocativi, di amore, lavoro e protesta. alle 19.00 In Bilico Teatro e Film presenta “Ragazze che dovresti incontrare” di Ramona Tripodi. Alle 21.00 gran finale con Luigi De Simone (chitarra) e Antonella Gentile (voce), “Bandas Sonoras” è un omaggio a quei film strettamente legati alle musiche delle Colonne Sonore dei film di Almodovar, Ozpetek, Solanas, Bellocchio. In contemporanea al performance artistica di Didì Gallese, artista e illustratrice attiva nel mondo editoriale, realizzerà dal vivo delle illustrazioni coinvolgendo la partecipazione dei cittadini e delle cittadine di Avezzano e delle artiste presenti alla manifestazione e tutte le opere realizzate saranno in vendita durante la serata e il ricavato sarà donato alla Casa delle Donne nella Marsica.
Un programma ricco e variegato, con un fine prezioso e il messaggio che insieme si possono fare tante cose, anche aiutare chi si prende cura di quelle donne che hanno bisogno di aiuto perchè incontrano la violenza e non solo, sul proprio cammino.
L’ingresso al festival è libero.