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Ecologia, Mazzocca: successo del Corepla School Contest

Va all’Istituto Comprensivo Mario Giardini di Penne il primo posto regionale (classe 3B,con 381 punti) fra le scuole secondarie di 1° grado nel “Corepla School Contest”: una competizione promossa dal COREPLA (Consorzio Nazionale per la raccolta, il riciclaggio e il recupero di imballaggi in plastica) che permette agli studenti di comprendere ed elaborare le tematiche inerenti alla gestione responsabile dei rifiuti degli imballaggi in plastica.

Lo rende noto il sottosegretario alla Presidenza della Regione, con delega all’ecologia, Mario Mazzocca, il quale aggiunge che primo in classifica fra le scuole secondarie di 2° grado è risultato l’Istituto Superiore “Teofilo Patini” di Castel di Sangro con 372 punti (classe 5A). Oggi, a Penne, l’assegnazione del premio consistente in un buono di 700 euro per la scuola, un tablet per l’insegnante e un mini tablet per ogni alunno della classe.

Mazzocca ha spiegato che il contest si è svolto in cinque regioni del centro-sud, con la partecipazione degli alunni e degli insegnanti delle scuole partecipanti (147 solo in Abruzzo) che si sono sfidati attraverso la realizzazione di cinque missioni di classe durante tutto l’anno scolastico: Missione 1 – Naming – Differenzia la classe: dal primo gennaio al 15 gennaio 2016; Missione 2 – Quiz – Recupera nella mente: dal 15 al 25 gennaio 2016; Missione 3 – Storytelling – Racconta il Riciclo: dal 25 gennaio al 29 febbraio 2016; Missione 4 – Foto – Scatta la Plastica: dal 29 febbraio al 21 marzo 2016; Missione 5 – Slogan – Plastico messaggio: dal 21 marzo al 9 maggio 2016.

Il progetto “Corepla School Contest” è patrocinato dal Ministero dell’Ambiente, dal MIUR – Uffici Scolastici Regionali – e dalle Regioni Abruzzo, Molise, Basilicata, Campania e Calabria. Di seguito i numeri dell’iniziativa: – 1.233 classi iscritte; – 400 scuole aderenti; – 25.000 alunni partecipanti attivi; – 5.000 Prove effettuate (naming, quiz, storytelling, foto, slogan); – 1.000 professori in costante contatto con la infoline e la Segreteria Didattica; – 15.000 newsletters inviate agli insegnanti; – 20.000 iscritti alla Giuria Popolare.

«Fare la raccolta differenziata – ha spiegato il sottosegretario – è la maniera più semplice per restituire i materiali all’ambiente trasformandoli in risorse preziose. L’attività svolta da ciascuno di noi in tal direzione può fare la differenza: separando i rifiuti e conferendoli in maniera corretta, infatti, recuperiamo materiali utili alla produzione di nuovi oggetti di cui ci serviamo ogni giorno, contribuendo a salvaguardare l’ambiente e a non sprecare le risorse naturali».

La Regione Abruzzo ha sempre incoraggiato le iniziative volte a implementare la consapevolezza dei cittadini sulle conseguenze dei comportamenti quotidiani sulla qualità ambientale. Mazzocca: «L’incremento dei dati sulla differenziazione dei rifiuti ci induce a proseguire in questa direzione ed a perseguire sempre più incisivamente il fine della economia circolare; per noi il tema è centrale, tanto da aver conformato a tale principio la propria nuova pianificazione strategica, dal Piano di Gestione Rifiuti al Piano Attività Estrattive. Oggi, in un’epoca fortemente caratterizzata da economie emergenti, sia i mercati che la maggioranza dei consumatori utilizzano ancora sistemi economici lineari ereditati dal XIX secolo. Se desideriamo essere competitivi dobbiamo trarre il massimo dalle nostre risorse, reimmettendole nel ciclo produttivo invece di collocarle in discarica come rifiuti. Anche diverse multinazionali nel mondo hanno avviato progetti in direzione di un’economia circolare (Cisco, Philips): ecco perché le nostre politiche sono improntate ad attuare una forma di economia in grado di rigenerarsi autonomamente».

Mazzocca ha spiegato che, in una economia di tipo circolare, i flussi di materiali sono di due tipi: quelli biologici, in grado di essere reintegrati nella biosfera, e quelli tecnici, destinati ad essere rivalorizzati senza entrare nella biosfera. L’economia circolare è dunque un sistema in cui tutte le attività, a partire dall’estrazione e dalla produzione, sono organizzate in modo che i rifiuti di qualcuno diventino risorse per qualcun’altro: «nell’economia di tipo lineare, invece, terminato il consumo termina anche il ciclo del prodotto che diventa rifiuto, costringendo la catena economica a riprendere continuamente lo stesso schema: estrazione, produzione, consumo, smaltimento».

 

Fonte: Regflash

 

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