Dopo quasi quarant’anni dal passaggio dell’ultimo treno, l’area di risulta dell’ex stazione ferroviaria si appresta a rinascere per lasciare spazio a un parco urbano di 32.000 mq con superficie permeabile, e a un parcheggio multipiano (di 5 piani, per un totale di 752 posti auto): sono gli interventi previsti nel primo lotto della riqualificazione, che interessa circa 40mila metri quadri (in totale l’area di risulta è di 13 ettari), di cui il 12% sarà occupata dal parcheggio. Ieri, all’Aurum, la presentazione ufficiale del progetto esecutivo da parte del sindaco Carlo Masci, affiancato dall’architetto Manuel De Canal, intervenuto per conto dei progettisti di Operating studio, Mdc studio, Teknema Progetti e Alta Quota Energia che hanno annunciato l’inizio dei lavori, entro la fine dell’estate (durata 420 giorni).
“È un momento storico per la città, essendo trascorsi diversi decenni dal passaggio dell’ultimo treno. Si è parlato molto del destino di quest’area, specie per quanto riguarda il verde, e oggi mostriamo come il verde diventerà protagonista di quell’area”, ha detto Masci. “Quello che presentiamo non è solo un grande progetto, ma è la nostra visione di città. Dove ci sono state fino ad oggi solo lamiere e cemento ci sarà tanto tanto verde: una conquista, per Pescara, e questa sarà la seconda area verde della città dopo la Pineta. Ci sarà un parco da vivere, con spazi per i giochi e per fare attività sportive, che occuperà i 3/4 dell’area, più un parcheggio di grande qualità architettonica per circa 800 auto. I fondi utilizzati sono derivanti dal programma europeo Fsc, per 15.900.000 euro, a cui si aggiungono 4.000.000 di euro della Fondazione Pescarabruzzo per il parco. Fino ad oggi si guardava a quell’area come un’occasione perduta, ma adesso la bonifica è stata ultimata e l’impresa, Agoraa, che si è aggiudicata l’intervento, può cantierare l’opera, per far partire i lavori nei prossimi mesi e completare il parcheggio in due anni, insieme al parco. Ci abbiamo messo cuore, passione e sentimento”, ha sottolineato Masci ringraziando chi ha lavorato al suo fianco, a partire dal dirigente comunale Giuliano Rossi, con il presidente della commissione Lavori pubblici Massimo Pastore e il professor Michele Lepore, oltre agli assessori e ai consiglieri di oggi e di ieri. “Abbiamo trovato il massimo punto di equilibrio, tenendo conto dei fondi che avevamo a disposizione, eliminando il feticcio del parcheggio sotterraneo: quello che abbiamo previsto non è uno scatolone ma una struttura con una qualità architettonica di altissimo livello, sulla cui parete si potrà assistere a videomapping o alla proiezione di foto e video”, ha concluso il primo cittadino.
A fianco al sindaco c’era il presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri che vede questa parte della città come “un polo di attrazione” e il progetto presentato oggi come “il punto di arrivo di una storia che nasce nei primi anni 2000. Il Comune di Pescara, con il sottosegretario alle Infrastrutture Nino Sospiri, convinse la società che gestiva il patrimonio dismesso delle Ferrovie a vendere il sedime delle aree di risulta proprio al Comune a un prezzo sostenibile, a condizione che la maggior parte dell’area avesse una vocazione a parco pubblico”, ha detto Sospiri. “Da allora molte amministrazioni regionali e comunali hanno provato a chiudere la partita, noi ci siamo riusciti. Il presidente della Regione Marco Marsilio ci ha ascoltato, aumentando la quota di investimento pubblico, per cui sia questo lotto che quelli futuri sono finanziati da Fondi sviluppo e coesione che passano attraverso la Regione. Ritengo che sia un successo, merito di tanti sforzi che si sono prodigati nel corso del tempo. Ora siamo di fronte a un progetto definito che sarà oggetto della validazione e a quel punto cominceranno i lavori. Seguirà l’altro lotto, sempre finanziato con fondi Fsc che passano attraverso la Regione, che completerà parco e parcheggi, e poi ci sarà l’intervento che riguarda la sede della Regione. Quest’area sarà un punto di riferimento per i collegamenti: tecnicamente si potrà entrare in macchina a Roma e, senza soluzione di continuità, arrivare qui, parcheggiare al centro di Pescara, prendere la navetta e andare all’aeroporto”. Nel messaggio inviato dal Giappone, il presidente della Regione, Marco Marsilio, ha gioito per questo traguardo. “Finalmente ci siamo: un progetto vero, finanziamenti certi, si parte. Su quell’area di risulta, lasciata abbandonata a se stessa per troppo tempo, e della quale si è discusso a lungo, nasce un parco urbano che, una volta completati tutti i lotti, sarà di 6,5 ettari, con la sede unica della Regione e i parcheggi a servizio del centro cittadino. Un’area che darà respiro e un volto nuovo a Pescara. Sarà un altro successo sulla strada di una città più moderna, più efficiente, più verde, più sostenibile”.
È stato Manuel De Canal, architetto paesaggista e agronomo, ad illustrare il progetto facendo notare “le criticità attuali dell’area dal punto di vista ambientale, con la copertura vegetale pari a zero, mentre il progetto presentato oggi prevede una grande copertura vegetale per tutta l’area. Questa porzione di Pescara cambierà volto”, ha detto prima di entrare nei dettagli. Il parcheggio (5.000 mq) sarà coperto dal verde sulle due facciate principali (2.000 mq di superficie) e collegato al parco (dal primo piano), con percorsi accessibili a persone con disabilità. All’uscita del parcheggio, la cui facciata avrà anche uno schermo per le proiezioni, ci sarà una grande piazza centrale che potrà essere usata come arena e la cui scalinata potrà fungere da spalti per gli eventi (con spazi per accogliere circa 6.500 persone). Nel parco ci sarà una zona dedicata allo sport con campi da ping pong, un campo da basket (che potrà essere usato come auditorium), attrezzature per fare parkour, tre aree gioco, una grande parte centrale (inizialmente destinata a prato) dove saranno realizzati dei chioschi eco-sostenibili. Per le bici ci sarà un corridoio ecologico e gli spazi acquei contribuiranno a rendere l’area più godibile. Per quanto riguarda il verde, uno studio agronomico approfondito sui cambiamenti climatici dei prossimi settant’anni ha consentito di scegliere le specie da piantumare. Tra i dati forniti: due chilometri di percorsi interni al parco, 1.831 arbusti, 11.368 piante da fiore, 284 nuovi alberi, 162 irrigatori a pioggia, 5,5 km di tubi per irrigazione, 18.141 kg di CO2 assorbiti in un anno, 568.577 kg di CO2 assorbiti in 20 anni, 225 corpi illuminanti che potranno essere usati per l’installazione della videosorveglianza, 396,66 kWh di energia immessi nella Cer dall’impianto fotovoltaico che sarà composto da 672 pannelli da 550 Wp e sarà situato sul parcheggio multipiano, che sarà a consumo energetico zero.
Comunicato stampa