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Radica: “Visita Foti apra fase proposte”

Presidente Ali Abruzzo: "Puntare su turismo Dop"

“Ci auguriamo che la visita e il confronto con il territorio del ministro Tommaso Foti serva non solo a fugare lo sconcerto che hanno causato nei giorni scorsi le sue dichiarazioni, ma ad aprire una fase feconda, di proposte e rilancio delle aree interne”.

Lo dichiara, in una nota, il presidente di Ali (Autonomie Locali Italiane) Abruzzo, Angelo Radica, alla vigilia della visita all’Aquila del ministro per gli Affari europei, il Pnrr e le politiche di coesione, in occasione dell’incontro “I Comuni e la sfida del governo di area vasta”.
“Si tratta di una questione che investe tutto il Paese, ma che in Abruzzo è particolarmente sentita, vista la vastità del territorio coinvolto. Noi siamo pronti a fare la nostra parte con proposte e idee. Il turismo Dop è uno dei possibili settori di intervento, un ambito in cui l’Abruzzo ha margini importanti da colmare e significative potenzialità”.
“E’ positivo che per le aree interne continuino a emergere indicazioni e prese di posizione – prosegue Radica, sindaco di Tollo – E’ di un piano strutturato che c’è bisogno, non di azioni estemporanee che producono scarsi effetti, destinati a esaurirsi nel giro di poco tempo. Il turismo è senza dubbio un ambito in cui occorre investire e progettare e su cui le aree interne abruzzesi possono dire molto. Già comincia a strutturarsi una filiera che fa della nostra regione un riferimento a livello nazionale e, riteniamo, riconoscimenti e iniziative come ‘L’Aquila capitale della cultura’ possono contribuire a uno sviluppo importante. A patto ci sia la lungimiranza di guardare a medio e a lungo termine. E’ sconcertante che l’Abruzzo, con tutte le sue eccellenze nel settore agroalimentare, sia solo diciottesimo nella classifica nazionale delle regioni sul turismo DOP. Tutti, a cominciare dalla Regione, devono fare di più”.
Secondo Radica “è necessario realizzare immediatamente un tavolo di lavoro con tutti i protagonisti del settore. Come associazione – conclude – riteniamo indispensabile creare un osservatorio locale sul turismo di qualità, concentrare i contributi alle aziende agroalimentari che fanno qualità, modificare e rilanciare la legge sulle strade del vino e dei sapori, costruire un marchio regionale che riunisca tutte le produzioni dop”.

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