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Emergenza blue tongue, “Difendere allevatori per difendere l’Abruzzo”

Confagricoltura L’Aquila ribadisce che gli allevatori non possono essere lasciati soli e che agricoltura e sanità devono collaborare strettamente, coinvolgendo le organizzazioni agricole per garantire un raccordo costante con le aziende.

Il 3 luglio si è tenuto a Pescara l’incontro di insediamento del Tavolo regionale della zootecnia, convocato per definire le linee di rilancio del settore, ma che, a causa dell’emergenza blue tongue scoppiata in Abruzzo nelle ultime settimane, ha dovuto affrontare con urgenza la gestione di questa criticità.

La blue tongue è una malattia virale che colpisce principalmente ovini e caprini, trasmessa da insetti, provocando febbre, lesioni e, nei casi più gravi, la morte degli animali, con danni economici pesanti per gli allevatori e l’intero comparto.

Confagricoltura L’Aquila,
presente con i propri dirigenti e una delegazione di allevatori, ha ribadito che gli allevatori non possono essere lasciati soli e che agricoltura e sanità devono collaborare strettamente, coinvolgendo le organizzazioni agricole per garantire un raccordo costante con le aziende.

Durante la riunione è stato richiesto di ridurre al minimo i costi a carico degli allevatori per la gestione dell’emergenza, dalle spese per lo smaltimento delle carcasse alle disinfestazioni e alle eventuali vaccinazioni, e di coinvolgere i sindaci per disinfestazioni mirate, fondamentali per contenere il diffondersi della malattia.

Confagricoltura L’Aquila ha chiesto ristori economici per le perdite di capi e il calo delle produzioni e di completare al più presto i pagamenti delle domande Pac e Csr 2024, valutando anticipi per le domande 2025, per dare liquidità alle aziende in questo momento difficile.

Altro punto fondamentale è la gestione della comunicazione: serve un’informazione chiara e responsabile verso i cittadini e i turisti, per evitare allarmismi che rischiano di danneggiare l’immagine del comparto e compromettere la fiducia verso le produzioni locali.

“Non possiamo essere presenti solo quando celebriamo i nostri prodotti tipici come l’IGP dell’Arrosticino o la bellezza del nostro territorio – afferma Filippo Rubei, in rappresentanza insieme ad altri dirigenti per Confagricoltura L’Aquila – ma dobbiamo esserci anche quando è il momento di difendere le aziende, gli allevatori e la zootecnia che sono la spina dorsale dell’identità e dell’economia abruzzese. L’emergenza blue tongue va affrontata con tempestività, misure concrete e regole chiare, perché chi garantisce qualità e sicurezza alimentare non può essere lasciato solo”.

L’assessore regionale Emanuele Imprudente ha confermato che con la riunione del tavolo è stata istituita un’unità di crisi coordinata dall’Istituto zooprofilattico, assicurando che verranno attivate tutte le misure operative ed economiche per sostenere gli allevatori. La direttrice del Dipartimento agricoltura, Elena Sico, ha anticipato un incontro tecnico con le organizzazioni agricole sul tema dei pagamenti, mentre il dirigente del Dipartimento sanità, Camillo Odio, ha comunicato che entro il 7 luglio verrà fornito un “decalogo operativo” alle aziende per chiarire in modo uniforme le azioni da seguire.

Confagricoltura L’Aquila continuerà a garantire presenza costante, ascolto e tutela degli allevatori, affinché questa emergenza venga affrontata con serietà e rapidità, per difendere non solo un settore produttivo ma un pezzo di tradizione, di lavoro e di futuro dell’Abruzzo.

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