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L’Aquila: firma accordo recupero Sant’Andrea fuori le mura

De Santis, “Progetto S. Andrea fuori le mura. Più verde, parcheggi e spazi pubblici per la comunità”

“Con l’attuazione dell’Accordo di Programma dell’area di Sant’Andrea fuori le mura oltre a riqualificare la zona metteremo a disposizione della città nuovi spazi pubblici, parcheggi e sarà valorizzata la cinta muraria insistente nel quadrante di via Campo di Fossa”.

Lo ha sottolineato l’Assessore alle Politiche urbanistiche, Edilizia e Pianificazione, Francesco De Santis nel corso di una conferenza stampa in cui ha elencato i punti qualificanti del programma di programma di recupero urbano denominato ‘Progetto unitario S. Andrea lungo le mura”. All’incontro con i giornalisti era presente il Presidente della Provincia, Angelo Caruso, che ha sottoscritto l’intesa

“Da un lato si procederà alla delocalizzazione di quattro edifici esistenti con conseguente messa a disposizione di porzioni di terreno che saranno adibiti a verde attrezzato e parcheggi, di cui l’area è fortemente carente. – spiega l’assessore – Dall’altro, verranno ridotte le volumetrie di immobili delle nuove costruzioni, liberando la visuale sulle mura storiche, così come richiesto dalla Soprintendenza. A progetto realizzato l’area si connoterà per una profonda riqualificazione caratterizzata da: messa in sicurezza del substrato geologico; sensibile diradamento edilizio in prossimità delle mura storiche; nuova edilizia residenziale di qualità antisismica, oltre che architettonica ed energetica; viabilità aggiornata e nuove aree a parcheggio; spazi verdi attrezzati e percorsi pedonali per una migliore fruizione del contesto storico paesaggistico”.

“Con la sottoscrizione dell’accordo – conclude De Santis – Si porta finalmente a compimento, almeno per la parte pubblica, il pieno recupero alla città di un’area di assoluto pregio storico e paesaggistico, afflitta da fragilità morfologiche intrinseche aggravate da edilizia impattante e carenze di servizi, collegamenti e aree verdi, ponendo rimedio all’indifferenza con la quale la diversa temperie culturale in cui maturò il Piano Regolatore consentì tipologie edilizie vulnerabili, con carichi urbanistici inopportuni e brutalmente aggressivi su un’area delicata, e ancor più su quella che è oggi una delle cinte murarie storiche meglio conservate sul territorio nazionale, meritevole, come tale, di condizioni di fruizione ideali. Il mio ringraziamento va al presidente Caruso e al mio predecessore, e attualmente capogruppo della Lega in Consiglio comunale, Daniele Ferella per aver intrapreso un percorso che oggi trova concretezza”.

Comunicato stampa

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