Un’assemblea pubblica, mercoledì scorso, aperta a cittadini, tecnici, amministratori e operatori economici, ad Ovindoli, per riscrivere insieme la prima pagina di una saga voluminosa, che incomincia la sua storia negli anni ’50 del 1900.
Insiste nel territorio comunale ovindolese un sito industriale, oggi dimesso, che fece la fortuna di numerose generazioni di marsicani: si tratta dell’ex Asfalti Abruzzi, fabbrica di asfalto da 20 mila metri quadri di estensione, divenuta negli ultimi anni oggetto e soggetto della progettazione di un corposo intervento di bonifica, così come descritto dal sindaco Angelo Ciminelli, durante l’incontro pubblico. “Un sito dimesso sin dagli anni ’60, – ha spiegato il sindaco – la cui bonifica totale rientra nelle priorità d’intervento di questa amministrazione comunale, anche perché l’area è stata già inserita nell’anagrafe dei siti inquinati della Regione Abruzzo. L’opera di bonifica, quindi, risulta indispensabile”.
L’incontro si è svolto nell’ampia palestra comunale della Scuola primaria Luigi Dard locale. Tra i relatori, anche il responsabile dell’Ufficio tecnico comunale di Ovindoli, l’ingegner Vittoriano Berardicurti che, nel corso del suo intervento, ha ricordato la storia recente del sito, rientrato tra i beni demaniali dell’Ente nel 2012.
“Gli obiettivi da centrare – ha spiegato l’ingegnere – sono tre: intercettare risorse specifiche per la bonifica, sviluppare l’appalto e l’esecuzione dei lavori e, infine, dar corpo ad una strategia per la destinazione futura del sito”.
La ‘catena di montaggio’ della bonifica è finalmente possibile grazie al progetto definitivo-esecutivo pronto sul tavolo delle azioni imminenti dell’amministrazione. È stato illustrato difatti mercoledì, alla presenza del senatore della Repubblica italiana Guido Liris – vicino alle dinamiche di sviluppo del Comune di Ovindoli – lo studio progettuale sulla bonifica, elaborato dallo studio di ingegneria EAP Snc dell’ingegner Antonello Di Stefano, presente all’assemblea pubblica.
“Siamo stati bravi e veloci – ha detto ancora il sindaco – ad intercettare la somma di 20 mila euro circa di fondi statali centralizzati, da investire direttamente sulla progettazione. Oggi, tra le mani, abbiamo un progetto immediatamente cantierabile, che avrà la meta finale, una volta finanziato, di attivare la bonifica di tutta l’area descritta. Successivamente, toccherà sempre all’Amministrazione, dopo aver ascoltato le esigenze della cittadinanza, trovare una seconda funzionalità per tutta l’area del sito, che comunque rappresenta un pezzo importante della nostra storia e della nostra crescita economica. Siamo convinti che un’amministrazione comunale può dirsi realmente pronta, quando possiede nel proprio cassetto delle idee, progetti immediatamente cantierabili, che fanno la differenza. Voglio ringraziare la nostra Consigliera comunale Emanuela Barbati, per aver seguito con attenzione tutta la strutturazione ed organizzazione di questo importante convegno tecnico. Individueremo infine sicuramente il bando adatto all’opera di bonifica; come ha ricordato anche il senatore Liris, a cui siamo grati per la presenza e per la vicinanza, fortunatamente viviamo un’epoca storica in cui trovare le risorse economiche per i progetti non è fantascienza, ma è la normale amministrazione”.
Ora, subito al lavoro per individuare la linea giusta di finanziamento, tra PNRR e Fondo Sviluppo e Coesione. La maxi-opera di bonifica riguarderà il verde infestante presente in zona, la pulizia delle aree esterne ed interne dei capannoni, la rimozione delle coperture in cemento-amianto, la demolizione totale dei fabbricati e la bonifica dello strato di terreno superficiale, potenzialmente contaminato. “Lo step due, – ha concluso il sindaco infine – sarà la riconversione del sito, la quale verrà condivisa con i cittadini, attraverso l’apertura di un dibattito pubblico”.