Si è svolto oggi il sit-in promosso dal Patto per Avezzano, la coalizione di centrosinistra che riunisce partiti e movimenti di opposizione al governo regionale. La manifestazione si è tenuta davanti all’Ospedale di Avezzano, per denunciare pubblicamente lo stato drammatico in cui versa la sanità pubblica nella Marsica e in tutta la regione.
“All’indomani della delibera con cui la ASL 1 ha stabilito nuovi e ulteriori tagli ai servizi sanitari, abbiamo voluto alzare la voce. Lo abbiamo fatto davanti all’ospedale, incontrando cittadine e cittadini che ci hanno confermato quanto denunciamo da mesi: reparti senza presìdi, strumenti diagnostici assenti, farmaci carenti, e una mancanza strutturale di personale che nel 2026 subirà ulteriori tagli per oltre 4 milioni di euro.”
A tutto questo si aggiunge la crescita esponenziale del ricorso al privato:
“Oggi tantissime persone si rivolgono alle strutture private pur di evitare liste d’attesa lunghissime. Ma chi non può permettersi di pagare, rinuncia alle cure. È questa la sanità della destra: escludente, classista, iniqua.”
Alla manifestazione erano presenti esponenti di tutte le forze della coalizione, tra cui i consiglieri regionali Pierpaolo Pietrucci (PD), Erika Alessandrini (M5S) e Francesco Taglieri (M5S).
Erano inoltre presenti il segretario PD della Federazione dell’Aquila Stefano Albano, la segretaria del PD cittadino Anna Paolini, Rosalia Tangredi, segretaria AVS Avezzano, Massimo De Mayo e Giorgio Fedele (rappresentati territoriali Marsica MS5), oltre al segretario del PD di Tagliacozzo (Franco Salvatori) e Pescina (Gregorio Toccarelli).
La denuncia si estende anche ai dati del tavolo di monitoraggio presso il Ministero della Sanità, che ha certificato un debito sanitario regionale di 113 milioni di euro.
“Eppure – si legge nella nota – gli esponenti della destra regionale gridano alla vittoria per aver evitato il commissariamento. Ma questo basterebbe da solo a dire in che condizioni ci troviamo: un sistema al collasso, livelli essenziali di assistenza sotto soglia, e nessuna strategia vera per invertire la rotta. Serve una svolta radicale nella gestione delle politiche regionali, che rimetta la sanità pubblica al centro delle priorità.”
L’ospedale di Avezzano non fa eccezione. Anzi, è diventato il simbolo della crisi:
il nuovo ospedale esiste solo nelle promesse elettorali,
il pronto soccorso è in perenne emergenza,
i reparti sono afflitti da carenze croniche e da condizioni logistiche e tecnologiche inadeguate,
i Punti di Primo Intervento di Pescina e Tagliacozzo sono oggetto di chiusure e riduzioni dopo l’ultima delibera ASL.
“Persino l’amministrazione comunale di Avezzano – finora silente – ha attaccato la giunta Marsilio per le promesse mancate.”
Il Patto per Avezzano lancia poi un messaggio chiaro alla maggioranza regionale e al suo principale portavoce locale:
“Non bastano più i proclami. Le delibere regionali sono atti esecutivi, e gli annunci del consigliere Verrecchia non hanno alcun valore giuridico né amministrativo. Le amministrazioni parlano con gli atti, non con le parole. È finito il tempo della propaganda: le cittadine e i cittadini non si fanno più prendere in giro.”
Infine, viene chiamato in causa anche il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, nella sua doppia veste di presidente di Anci Abruzzo e di presidente del Comitato ristretto dei sindaci della ASL 1:
“In un momento così grave, il suo silenzio è assordante. È legittimo chiedersi cosa ne pensi di quanto sta accadendo e se intenda difendere davvero i territori o limitarsi a coprire le scelte della giunta regionale.”
Il comunicato si chiude con un appello forte e condiviso:
“Quello che auspichiamo è una mobilitazione generale del territorio, ampia, trasversale, determinata. Una mobilitazione per rivendicare una sanità pubblica, accessibile, di qualità. Una sanità in grado di garantire, a tutte e tutti, il diritto alle cure.”
Patto per Avezzano
Comunicato stampa