“La vicenda del Teatro Marrucino a Chieti può essere assunta quale caso clinico di questo tempo in cui viviamo, dove tutto è uguale, non contano delibere e stanziamenti, conta una narrazione falsa, fatta di aggettivi buoni per ogni stagione. Dovevano essere garanti 300 mila Euro di stanziamento ordinario. Per cui i due eletti di allora della Provincia di Chieti, io e Silvio Paolucci decidemmo, con il Presidente D’Alfonso, con l’allora direttore di dipartimento Giancarlo Zappacosta, che spero venga interpellato da qualcuno, di garantire al Marrucino finanziamenti straordinari, compresi per il bicentenario, tra 800 mila e 1 milione di Euro. Come sa bene l’attuale Vice sindaco Paolo De Cesare, allora alla guida del teatro”.
Cosi in una nota l’ex sottosegretario alla Regione Abruzzo Camillo D’Alessandro, presidente regionale di Italia Viva
“Ora si passa a 83 mila euro. Se ci fosse la politica, destra e sinistra, maggioranza e opposizione, insieme, oggi farebbero una battaglia, partendo dai numeri, non dagli aggettivi, ma siccome la politica non c’è tutto diventa uguale: chi ci ha messo gli stanziamenti e chi li ha azzerati. Vale per Chieti, per il porto di Ortona, per Maielletta e Passo lanciano. I consiglieri comunali di Chieti facessero accesso agli atti. Mi permetto di proporre al Presidente del Consiglio Luigi Febo ed al Sindaco Diego Ferrara di convocare un consiglio comunale straordinario sul Marrucino, caso mai da fare pure al Teatro, dove venga ricostruito il rapporto di contribuzione tra Regione e Teatro a partire dalla Giunta Chiodi fino ad oggi”, continua D’Alessandro.
“Si faccia una operazione di trasparenza. A cosa serve? A pretendere ciò che spetta sulla base di ciò che è stato garantito nel tempo. E visto che ci troviamo fornirò al sindaco gli stanziamenti alle altre istituzioni culturali, così si vedrà chi ha ricevuto ed aumentato il contributo nel tempo, chi invece li ha visti azzerare, come a Chieti. Chi ci sta a fare questa operazione di verità?”.