Circa 46 milioni di euro di tagli nel triennio 2025/2027 a tutti i settori della regione per coprire il solo deficit del 2024
“I numeri delle delibere di Giunta DGR 307/2025 e DGR 424/2025, che attuano le leggi regionali recentemente approvate, parlano chiaro: per sostenere il peso insostenibile del deficit sanitario accumulato sotto la gestione Marsilio, la Regione è costretta a comprimere drasticamente le risorse su tutti gli altri settori chiave per lo sviluppo e la qualità della vita degli abruzzesi. Lo avevamo annunciato mesi fa, ora si sta realizzando e a farne le spese sono lavoratori, come quelli dei servizi di facchinaggio, come gli operatori sanitari che dovranno pagare con la riduzione dei propri stipendi l’inefficienza della governance per 11 milioni di euro; ma anche istituzioni culturali, ad esempio il Marrucino di Chieti che vedrà la scure della regione abbattersi sul 70 per cento di fondi già tagliati di 100.000 euro dal 2024 a oggi. Con un totale di 45.765.301,09 euro nel triennio 2025-2027, settori strategici come cultura, formazione, turismo, ambiente e giovani ricevono briciole e quelli come l’agricoltura subiscono tagli ingentissimi, basti pensare al 60% di fondi in meno per i risarcimenti agli agricoltori per i danni causati dalla fauna selvatica. Le politiche sociali sono gravemente depotenziate e la sanità è ormai ridotta a un’emergenza strutturale”, questa la dettagliata denuncia del Gruppo consiliare del Partito Democratico e della segreteria del PD Abruzzo i Giovani democratici e la Conferenza delle donne Dem che leva gli scudi contro le tasse e il lento dissanguamento della comunità abruzzese da parte del Governo regionale e chiede alla Giunta chiarezza e un’assunzione di responsabilità, rilanciando la richiesta di un confronto urgente nelle Commissioni competenti e non a mezzo stampa.
“A questi tagli riportati in tabella vanno aggiunti i 12, 5 milioni dell’anno 2028 che non sono ancora definibili per missioni e programmi – illustrano Daniele Marinelli con i consiglieri Silvio Paolucci, Dino Pepe, Antonio Di Marco, Antonio Blasioli, Sandro Mariani e Pierpaolo Pietrucci il segretario dei GD Saverio Gileno e Roberta Tomasi portavoce delle donne dem – . In sostanza per coprire il disavanzo 2024, tagliamo risorse alla Regione fino al 2028. Non solo, inciderà in negativo sui numeri contabili anche la variazione di bilancio per la Saga, una variazione che giunge per la terza volta a causa delle numerose variazioni di bilancio che si sono sovrapposte a causa del deficit sulla Sanità che ha lasciato i capitoli di bilacio privi delle necessarie coperture.
PROGRAMMI E MISSIONI TAGLIATi
Servizi istituzionali, generali e di gestione: 23.368.067,54 euro; Ordine pubblico e sicurezza: 21.322,15 euro; Istruzione e diritto allo studio (inclusa prescolastica): 459.740,45 euro; Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali: 2.548.755,58 euro; Politiche giovanili, sport e tempo libero: 3.333.312,98 euro; Turismo: 956.800,05 euro; Assetto del territorio ed edilizia abitativa: 291.707,97 euro; Sviluppo sostenibile e tutela dell’ambiente: 1.380.745,63 euro; Trasporti e diritto alla mobilità: 2.400.329,42 euro; Soccorso civile: 254.524,75 euro; Sviluppo economico e competitività: 361.862,41 euro; Politiche per il lavoro e la formazione professionale: 2.510.357,16 euro; Agricoltura e pesca: 6.094.773,73 euro; Relazioni con autonomie territoriali e locali: 1.717.358,79 euro; Relazioni internazionali: 65.642,48 euro.
Nel dettaglio, venendo ad alcuni dei capitoli di bilancio specifici, portiamo alcuni esempi – per il solo anno 2025 – di tagli eseguiti su alcune poste di bilancio per far comprendere come il disastro sanitario incide negativamente anche su tutti gli altri settori:
Ci chiediamo cosa accadrà quando dovrà essere coperto anche un altro disavanzo abissale in arrivo, quello del 2025.
Intanto nel Programma Operativo 2025/27 che i Ministeri devono ancora validare ed approvare iscrivono 104 milioni delle maggiorazioni fiscali degli abruzzesi a copertura del disavanzo della sanità per ciascuno degli anni 2025/2026/2027 e dunque le risorse che prima finanziavano altri settori non saranno più disponibili.
2. CIRCA 157 MILIONI DI TAGLI ALLA SANITA’ SUL TRIENNIO 2025/2027: UN PROGRAMMA OPERATIVO FATTO DI SOLI TAGLI E ZERO INVESTIMENTI
La manovra immaginata dalla Regione Abruzzo e contemplata nel PROGRAMMA OPERATIVO 2025-2027 (non approvato) è costituita, per un totale di circa € 157 Mln/€ da:
MENO 30 Mln/€ per la contrazione degli investimenti in conto esercizio;
MENO 8,2 Mln/€ mediante un miglioramento dell’appropriatezza prescrittiva;
– 5,12 Mln/€ attraverso la razionalizzazione dei dispositivi medici;
– 56,54 Mln/€ attraverso la razionalizzazione, dei servizi in appalto;
– 13,22 Mln/€ attraverso la razionalizzazioe di altri servizi sanitari e non sanitari;
MENO 12 ,60 Mln/€ mediante un miglioramento dell’appropriatezza prescrittiva incentrata su alcune categorie terapeutiche a maggiore spesa;
– 8,00 Mln/€ attraverso nuovi accordi con MMG, PLS,118.
Tale manovra, in particolare, si innesta nel binario imposto dalla regione che ha imposto alle Aziende sanitarie di rispettare la riduzione del 2% dei costi operativi.
“Ecco perchè la situazione è totalmente fuori controllo e solo con i conti economici relativi al 2025 sapremo se rischiamo anche il Commissariamento oltre ad un nuovo possibile aumento delle aliquote fiscali.
Oltre ad esserci già ampiamente caduti dentro nei fatti perché i livelli assistenziali ci vedono ultimi in Italia per servizi territoriali e prevenzione, costringendo i pazienti a curarsi fuori dall’Abruzzo, a pagarsi le prestazioni, ad attendere mesi o anni una visita, a stazionare anche giorni al Pronto soccorso, a vivere sulle barelle anche decorsi post operatori, a non avere un medico di base o a rinunciare a curarsi a causa di tutto ciò. Cose che a chi governa non sembrano interessare. I cittadini abruzzesi stanno pagando con le tasse, con i tagli e con servizi negati un deficit costruito giorno dopo giorno. Eppure nessuno della maggioranza si è mai scusato. In questo bilancio non c’è crescita, non c’è visione. Solo un costante rincorrere emergenze prodotte da scelte sbagliate”.
Comunicato stampa