1500 persone attente allo svolgimento di dieci eventi.
Impegno (Francesca Mannocchi, ricordo del delitto Matteotti, il dramma della Shoah, il delitto Moro nel ricordo dei testimoni di allora, la difesa dell’ambiente e il destino del pianeta), il pensiero di Benedetto Croce ed il confronto con i problemi di oggi, la lettura tra i giovani e la partecipazione delle scuole ai problemi del nostro tempo, l’attenzione al dramma delle carceri.
Sono stati questi i numeri e i contenuti delle giornate conclusive della XX edizione del Premio nazionale di Cultura Benedetto Croce di Pescasseroli svoltosi e conclusosi nel giorni dal 24 al 26 luglio. E poi, i personaggi presenti tra i vincitori delle tre sezioni del Premio (Simona Dolce, narrativa; Francesca Mannocchi, letteratura giornalistica, Marzio Breda e Stefano Caretti, saggistica).
Relatori prestigiosi (Claudio Martelli; Laura Ferrarotti; la sociologa Pina Lalli; Emanuele e Flavio Felice; Giancristiano Desiderio; Piero Genovesi; Giovanni Cannata).
La Giuria prestigiosa del Premio (la presidente Dacia Maraini, Michele Ainis, Pierluigi Vercesi, Nicola Mattoscio, Costantino Felice e Emma Giammattei).
Le istituzioni (il Sindaco di Pescasseroli, Giuseppe Sipari; il Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise; la Fondazione Erminio e Zel Sipari; Il Centro per il Libro e la Lettura; Le Fondazioni Carispaq e Pescarabruzzo; Intesa SanPaolo; la Regione Abruzzo; i comuni del Territorio.
Le tante scuole partners del Premio. La Fondazione Benedetto Croce e l’Istituto per gli Studi Sorici di Napoli fondate da Croce. Il Penitenziario di Sulmona).
I libri e la lettura. Il cinema (Ecce Bombo, Un Natale il Casa Croce).
L’attenzione della Stampa, scritta e parlata, abruzzese e nazionale.
E la grande famiglia del Premio, con i suoi attivisti e responsabili, senza spocchia e mondanità, capace di un contatto diretto con il pubblico proveniente da ogni dove e di far fronte alle difficoltà organizzative e del meteo.
L’emergere di un gruppo dirigente, finalmente nuovo e proiettato nel futuro, diffuso nel paese ma espanso in tutta Italia, capace di fare squadra, a conferma dell’impegno già rivolto al 2026, con al centro Pescasseroli all’interno de L’Aquila capitale italiana della cultura. Un pensiero crociano non ingessato ma attento ai drammi del mondo di oggi. Tutto questo con date già stabilite: il 21 di maggio, a L’Aquila, l’assemblea delle Giurie Popolari, che saranno 70 ed il 23, 24, 25 luglio 2026 a Pescasseroli, con la capitale del Pnalm dotata di un cinema rinnovato e della Biblioteca di “Pescasseroli Città che legge” appena inaugurata nell’ambito delle giornate che abbiamo alle spalle.
Il Comitato Organizzatore del Premio Croce Pescasseroli