“Mentre l’Abruzzo affronta il picco estivo tra emergenza siccità, crisi del sistema irriguo e difficoltà sempre più gravi per agricoltori e territori interni, la maggioranza regionale decide di rinviare “a data da destinarsi” l’avvio della Commissione speciale per la gestione dell’acqua. Una commissione istituita sei mesi fa per affrontare l’emergenza idrica, ma bloccata da litigi interni, veti incrociati e giochi di potere tra le componenti della destra”. Lo scrive in una nota il PD Marsica.
“La realtà è chiara: le priorità di questa giunta non sono la sanità, non sono l’agricoltura, non è la difesa dei servizi pubblici essenziali. Mentre si tagliano centinaia di milioni alla spesa sociale e allo sviluppo, si rinvia tutto ciò che riguarda le attività primarie e vitali per l’Abruzzo: l’acqua, il cibo, la salute. È una politica irresponsabile, che danneggia il territorio e tradisce le promesse. E mentre in Consiglio regionale si discute di poltrone e composizioni di commissioni, la Piana del Fucino è al collasso: 12.000 ettari di terra lasciati senz’acqua, canali in condizioni disastrose, divieti d’irrigazione, degrado ambientale e stagnazione dei flussi idrici”, avverte ancora il Partito Democratico della Marsica. “Colpire il Fucino significa indebolire l’intero tessuto agricolo regionale, esporre il territorio al rischio idrogeologico e aggravare gli effetti della crisi climatica. E mentre le associazioni agricole e ambientaliste denunciano l’abbandono, la Regione tace. O peggio, scompare”.
“Il Fucino e la Marsica non possono continuare a essere l’anello debole dell’Abruzzo – ha scritto Fina – Ci hanno lasciati soli. Ma noi non ci fermeremo: questa battaglia la porteremo fino in fondo”.
“La verità è che questa destra regionale non ha un programma per l’Abruzzo. Ha solo un calendario di nomine e propaganda. La difesa del territorio non si rinvia. Si pratica, ogni giorno”, questa la conclusione.