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In Abruzzo fondi per Centri per uomini autori di violenza

Uno nascerà in Provincia dell'Aquila. Partono le istanze per richiedere contributi per l'istituzione di centri per uomini autori di violenza domestica e di genere. L'avviso dispone di una dotazione finanziaria complessiva di oltre 96 mila euro. Per rispondere, c'è tempo fino al 12 di ottobre.

La Regione Abruzzo intende rafforzare le azioni di contrasto della violenza di genere e potenziare la rete regionale attraverso il finanziamento di due nuovi Centri per Uomini Autori di Violenza domestica e di genere, di seguito nominati C.U.A.V., che operino rispettivamente nelle Province di L’Aquila e di Chieti.

I soggetti destinatari del presente Avviso, a pena di esclusione, dovranno inoltrare la domanda utilizzando la piattaforma digitale regionale Sportello Regione Abruzzo seguendo attentamente le istruzioni ivi pubblicate.

La domanda di contributo sarà generata direttamente dal sistema digitale; per accedere allo Sportello Digitale è necessario essere in possesso dell’identità digitale SPID; l’istanza, a pena di esclusione, è presentata dal legale rappresentante del soggetto richiedente.

Lo sportello è abilitato alla ricezione delle domande a far data dal 12 settembre e fino al 12 ottobre 2023 ore 24.

Non saranno ricevibili le istanze pervenute agli uffici regionali in modalità difforme.

I progetti finanziabili devono prevedere una durata non inferiore a 12 mesi. L’importo massimo finanziabile per ogni proposta progettuale è di € 48.178,25; è possibile
cofinanziare gli interventi.

Chi può presentare domanda?

a) Enti pubblici e locali, in forma singola o associata;
b) Enti del servizio sanitario;
c) Enti ed Organismi del Terzo Settore, con sede operativa nella Regione Abruzzo, che abbiano
maturato comprovate esperienze e competenze nell’ambito degli interventi di presa in carico e
accompagnamento degli uomini autori di violenza aiutandoli ad acquisire consapevolezza sulle
conseguenze della violenza agita e nella riflessione su modelli relazionali paritari e sulla genitorialità
positiva, per un periodo di almeno tre anni consecutivi;
d) soggetti di cui alle lettere a), b) e c) di concerto, intesa o in forma associata.

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