Il 18 agosto, nel pittoresco borgo di Schiavi d’Abruzzo, in provincia di Chieti, si terrà la prima edizione del Festival delle Radici Italiane – Sezione Abruzzese, un evento dedicato a celebrare le tradizioni e la cultura dell’Abruzzo, terra di intensa emigrazione.
Il Festival è organizzato da ITALEA Abruzzo, la sezione abruzzese del più ampio progetto ITALEA, promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, nato nel 2024 per celebrare, con varie iniziative in Italia e nei Paesi del mondo con una forte presenza di italiani, l’anno delle “Radici Italiane nel Mondo”.
Il progetto del Festival nasce dall’idea di riunire idealmente l’Abruzzo con le sue comunità sparse in tutto il mondo – dall’Argentina all’Australia, da Toronto agli Stati Uniti – accogliendole in un evento collettivo, fatto di musica, danza e tradizione. Schiavi di Abruzzo rappresenta uno dei luoghi simbolo dello spopolamento a causa dell’emigrazione, ma è anche un luogo in cui il legame con gli abruzzesi nel mondo è particolarmente vivo, considerata la forte emigrazione che ne ha caratterizzato la storia. Basti pensare che il borgo è passato dai 4526 abitanti del 1961 agli attuali 600. La data del 18 agosto non è stata scelta a caso: è questo il periodo dell’anno in cui tanti schiavesi di ritorno dall’estero o da fuori regione animano il borgo di Schiavi e quelli limitrofi.
Il momento più importante della serata sarà – a partire dalle ore 21 – il concerto dell’Orchestra Popolare del Saltarello, diretta dal maestro Danilo Di Paolonicola, considerata il punto di riferimento in Abruzzo per la valorizzazione della musica tradizionale in chiave contemporanea. Un repertorio coinvolgente, capace di conquistare le nuove generazioni e di far rivivere il patrimonio musicale della regione.
L’Orchestra Popolare del Saltarello – reduce da un intenso tour con Max Gazzè – proporrà un repertorio di brani popolari abruzzesi: dalle canzoni più rappresentative della nostra tradizione, alle Saltarelle, Spallate e le Ballarelle. Brani eseguiti ed interpretati da un organico formato da 11 musicisti e un trascinante corpo di ballo che faranno ripercorrere un antico viaggio lungo la tradizione popolare musicale, coinvolgendo il pubblico presente. L’organico è formato da una sezione Vocale, Organetto, Fisarmonica, Chitarre, Mandolino, Zampogna, Ciaramella, Violino, Flauti, Tamburelli, Basso elettrico, Batteria e Percussioni.
Durante la giornata, ci sarà spazio anche per le esibizioni dei gruppi folkloristici locali e per le danze tradizionali, come la spallata abruzzese, tipica di Schiavi, guidate da maestri quali Cristina Falasca, che condurrà anche un laboratorio aperto a tutti i partecipanti.
Nel corso del pomeriggio, non mancheranno i sapori della gastronomia tipica abruzzese, in un’atmosfera di festa che unirà residenti, turisti e abruzzesi di ritorno in un’unica grande celebrazione delle radici.