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Telefoni dietro le sbarre, altro patteggiamento

Detenuto resterà in cella un anno in più

Un anno di carcere in più per un detenuto recluso nella struttura penitenziaria sulmonese.

Lo ha deciso il giudice monocratico del Tribunale di Sulmona, Concetta Buccini, che ha accolto la richiesta di patteggiamento dell’uomo, sorpreso lo scorso anno con il telefono dietro le sbarre assieme ad altri otto compagni di cella, tutti finiti sotto processo per il reato di accesso indebito di dispositivi idonei alla comunicazione da parte di soggetti detenuti.

I fatti risalgono al 25 ottobre 2022 quando i baschi blu, al termine di un’accurata indagine e una serie di perquisizioni, riuscirono a sequestrate una ventina di dispositivi finiti nelle mani dei detenuti del penitenziario peligno, alcuni dei quali sembrerebbe recapitati tramite l’utilizzo di droni.

Uno dei detenuti sorpresi reagì alla perquisizione, mandando in ospedale cinque agenti. Ne scaturì un’intensa attività d’indagine che ha portato alla condanna e al patteggiamento di tutti gli imputati.

Solo per uno di loro pende ancora il procedimento penale.

L’inchiesta si è poi allargata con l’arresto di un poliziotto penitenziario, accusato di aver introdotto tre micro cellulari nella struttura carceraria, destinati verosimilmente ai detenuti. L’uomo, sottoposto all’obbligo di firma, dovrà comparire il prossimo 5 ottobre davanti al giudice monocratico.

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