“Se l’onorevole Luciano D’Alfonso avesse dedicato lo stesso impegno per la ferrovia Roma – Pescara quando era presidente della Regione e in seguito senatore della Repubblica, oggi sicuramente ci troveremmo in una posizione di privilegio. Invece, come più volte evidenziato e dimostrato, siamo costretti a recuperare il tempo perduto da lui e dai suoi alleati. Anziché fare mea culpa, però, l’onorevole D’Alfonso sceglie di trascorrere il suo tempo a denunciare presunti ritardi e difficoltà nel lavoro che il presidente Marco Marsilio, con il supporto del governo Meloni, sta portando avanti. E lo fa travisando anche le risposte alle interrogazioni che pone al governo. Che delle somme inizialmente destinate alla ferrovia Roma-Pescara venissero momentaneamente distolte lo abbiamo detto e ripetuto più volte, in quanto le scadenze del PNRR non permettevano di rispettare la tempistica. Nell’ultima interrogazione, se fosse stato intellettualmente onesto, Luciano D’ Alfonso avrebbe reso pubblico quanto realmente risulta scritto nella risposta fornita dal governo: pur destinando altrove risorse recentemente assegnate alla realizzazione delle linee ferroviarie, perché non avrebbero raggiunto appaltabilità entro quest’anno, è stato contemporaneamente riaffermato l’impegno di reintegrare tali finanziamenti nell’ambito dell’aggiornamento del contratto di programma RFI per l’anno 2024. Verrebbe da dire che ci troviamo di fronte a una sorta di terrorismo mediatico, forse perché Luciano D’Alfonso ha bisogno di far conoscere al grande pubblico l’uomo che lui ha voluto candidare alla presidenza della Regione scavalcando tanti colleghi di partito che, al di là delle ambizioni, forse avevano anche più ragioni d’ essere scelti”. È quanto dichiara il deputato abruzzese di Fratelli d’Italia, Guerino Testa.
Ferrovia Roma-Pescara, Testa risponde a D’Alfonso
"Solo prove di terrorismo mediatico"