Giovedì 19 ottobre alle ore 19 presso Piazza Regina Margherita a L’Aquila si terrà un sit in per il diritto all’abitare. In un contesto di crisi economica e sociale, è fondamentale organizzarsi e battersi per la difesa del diritto alla casa.
“Vogliamo che il patrimonio abitativo agibile che possiede il Comune dell’Aquila, tra Progetti Case e “acquisto equivalente”, venga destinato e regolamentato per un housing sociale che possa rispondere alla domanda abitativa presente in città”.
“Vogliamo politiche pubbliche tese a limitare il fenomeno airbnb, come d’altronde sta già succedendo in altre città, per tutelare il diritto all’abitare e promuovere il ritorno ad una residenzialità anche nel centro storico”.
“Vogliamo più abitazioni destinate alla residenzialità protetta, messe a disposizione delle associazioni che si occupano di tali progetti”.
“Vogliamo più alloggi nelle residenze pubbliche per studenti e studentesse, perché diritto allo studio è diritto alla casa”.
DIRITTO ALLO STUDIO E’ DIRITTO ALLA CASA, SE QUESTA È UNA CITTA’ UNIVERSITARIA: Regione, Comune e ADSU si fanno beffe del diritto degli studenti a poter alloggiare in questa città.
Non hanno rinnovato la Campomizzi come residenza universitaria spostando gli studenti a Cansatessa, in piena periferia, con 100 posti in meno e senza servizi, tra cui quello mensa.
Altri posti sono stati ottenuti dall’università tramite convenzione con il privato (Camplus).
La guerra politica dentro ADSU, fatta sulla pelle degli studenti, ha prima ritardato clamorosamente il bando per le assegnazioni, per poi partorirlo e clamorosamente invalidarlo, mentre non si sa nemmeno se gli appartamenti ATER di Cansatessa siano realmente pronti.
Il collegio di merito istituito più di due anni fa, e che dovrebbe pure assegnare alloggi per studenti negli appartamenti di proprietà comunale derivati dalla legge sull’acquisto equivalente, è fermo dalla nascita, nessuno studente o studentessa ne ha mai beneficiato