Sono ancora tutti sul posto, fermi, ad attendere. Tutti lì: agenti, pendolari e disagi da viaggio di lavoro e di studio, a ridosso della fermata di quel bus, convertito da Arpa in Tua Spa, che proprio non li ha voluti riportare a casa, ad Avezzano, per mancanza, ovviamente, di posti a sedere.
Una cantilena, questa, che si ripete fin troppe volte e quotidianamente, lungo la tratta di viaggio che da L’Aquila, città capoluogo, conduce ad Avezzano, città della Marsica e punto di snodo dei trasporti. Questa volta, in dieci sono stati fatti scendere dal mezzo da parte dell’autista, il quale, si è categoricamente rifiutato di partire con passeggeri in piedi e, quindi, di ricondurli a casa in quelle condizioni di trasporto.
Il fatto è accaduto poco fa, verso le ore 19 di sera, a L’Aquila, in prossimità della fermata collocata proprio ai piedi della Questura del capoluogo. La volante si trova ancora sul posto per portare a compimento gli atti e tutti gli accertamenti del caso, tentando anche di capire come aiutare i ‘disagiati’.
Secondo una prima ricostruzione dei fatti, l’autobus era pieno, con tutti i passeggeri a bordo seduti, e con dieci persone, però, in piedi, sistemate dentro a quel modo. L’autista, a quel punto, non è partito per Avezzano. Le dieci persone sono state fatte scendere, anche se avrebbero voluto partire ugualmente e tornare in orario a casa, non senza lamentele e disordini a contorno, tanto da dover richiedere l’intervento di una volante.
La chiamata al 113 è stata fatta da parte dell’autista. In questo momento, comunque, tanto gli agenti, quanto i pendolari rimasti a piedi stanno tentando di mettersi in contatto con la Tua Spa proprio per tentare di far giungere alla fermata suddetta altri mezzi di trasporto in più e, quindi, evitare l’estremo disagio della troppa attesa. Tanti i pendolari che sono fermi ad aspettare il pullman per il ritorno a casa.
Coincidenze perse, cene fredde ed animi esasperati: questa è la serata che si prospetta per i viaggiatori di una parte dell’Abruzzo, in base ai loro racconti giornalieri.
Foto di: Cityrumors