“Ci fa sinceramente sorridere – e al contempo riflettere – l’ultimo comunicato della Sindaca Marivera De Rosa, che, nel tentativo di fare chiarezza sulla situazione del campetto di Piazza Gramsci, finisce invece per dimostrare quanto sia ormai lontana dalla realtà dei fatti e dal buon senso amministrativo. Partiamo dal fondo, come lei ama fare, la domanda retorica con cui si chiede “di chi fa gli interessi la minoranza, della collettività o di questo o quel privato?” merita una risposta semplice e diretta. Noi, da
sempre, difendiamo l’interesse pubblico e la trasparenza. E proprio per questo, nel giugno 2022, abbiamo depositato una richiesta di accesso agli atti per conoscere nel dettaglio lo stato delle concessioni e della gestione degli impianti sportivi comunali (avente protocollo 5850 del 29/06/2022). Non solo Piazza Gramsci, ma tutti”. Lo scrivono in una nota i consiglieri di opposizione del Gruppo Consiliare Luco Nuova.
“Guarda caso, da quel momento qualcosa si è inceppato nella macchina ben oliata della maggioranza. Proprio a seguito di quella nostra iniziativa, si è messo mano – tardivamente – a una serie di situazioni che, evidentemente, erano note all’amministrazione da tempo, ma che non avevano mai rappresentato un problema… fino a quando qualcuno non ha chiesto conto. È così che l’associazione che gestiva il campetto di Piazza Gramsci è stata messa alla porta, dopo anni di attività apprezzate dalla cittadinanza. E qui c’è il primo grande paradosso dell’intervento della Sindaca: oggi si tenta di dipingere quella gestione come opaca, insinuando guadagni non tracciati e accordi poco chiari, quando fu proprio la sua maggioranza a concedere quella gestione, nei modi e nei termini che lei ora contesta. Se qualcosa non ha funzionato, la responsabilità è solo e soltanto dell’Amministrazione De Rosa, in carica dal 2017, non certo di chi da fuori ha sollevato dubbi e chiesto trasparenza. Il tentativo di rovesciare la narrazione – gettando fango sull’associazione che ha restituito alla comunità un’area viva, sicura, ben curata e ricca di eventi – è non solo scorretto, ma anche profondamente irrispettoso nei confronti del lavoro svolto da chi, senza alcun ritorno politico, ha investito tempo e risorse per il bene del paese. Tornei, attività per bambini, eventi culturali e sportivi… tutto cancellato con un colpo di penna. E oggi, chi ha animato quel luogo viene additato come “privato che lucra”, si legge ancora.
“Un altro passaggio che ci fa sorridere – amaramente – è l’autocelebrazione sull’introduzione delle “tariffe baby”. Come se fosse frutto di una brillante intuizione dell’amministrazione, quando invece è stata una risposta tardiva alle numerose proteste dei giovani e delle famiglie, scontenti di una gestione disorganizzata, costosa e spesso priva dei servizi minimi (acqua, palloni, pulizia). A dare voce a queste Gruppo Consiliare Luco Nuova proteste siamo stati noi, come sempre accanto ai cittadini, e non certo un’illuminazione solitaria nella stanza del potere. Altro punto che solleva non pochi dubbi è l’ordinanza contro il consumo di alcolici nelle aree pubbliche. Una misura drastica, adottata solo dopo le reiterate segnalazioni dei cittadini e le nostre richieste formali di maggiore controllo. Eppure, finché nessuno protestava, tutto sembrava procedere tranquillamente. Poi, all’improvviso, fioccano i divieti. Oggi Luco dei Marsi sembra trasformarsi più in un paese dei “no” che in una comunità viva e partecipata. Ma il punto più grave riguarda l’uso improprio delle immagini di videosorveglianza per stigmatizzare comportamenti di alcuni ragazzi. Persone filmate e pubblicate sui social, senza alcun rispetto per la normativa sulla privacy (basterebbe leggere il provvedimento n. 197 del 13 maggio 2021 del Garante). Silenzio assoluto invece su comportamenti ben più gravi, come quelli di persone ubriache, moleste, in pieno giorno, nei luoghi frequentati da famiglie e bambini. Due pesi, due misure?”, continuano a dichiarare i consiglieri di minoranza.
“E poi, dulcis in fundo, la “nuova organizzazione” del campetto, annunciata con tanto di nomi e cognomi di chi, secondo la Sindaca, ne curerà la gestione. Peccato che alcuni di loro non ne fossero nemmeno al corrente, a dimostrazione di una comunicazione interna inesistente o – peggio – di un uso propagandistico delle persone per gettare “cenere negli occhi” ai cittadini. Che poi, utilizzare 3 borse lavoro più un “guardiano” ad hoc per l’area del campetto, è una palese mal organizzazione delle risorse umane. Pesare che ogni gestione “privata” del campetto dagli albori fino ad oggi, oltre ad essere estremamente più funzionale, non ha mai impiegato personale afferente al comune nella gestione ordinaria. Oggi la Sindaca si vanta di trasparenza e buona amministrazione, ma dimentica che: Dal 2017 è alla guida del Comune e ogni disfunzione attuale ha radici nella sua gestione. La richiesta di chiarezza sugli impianti sportivi è partita dalla minoranza (con protocollo 5850 del 29/06/2022), non certo dalla Giunta. Le proteste dei cittadini – su tariffe, sicurezza, gestione – sono state sempre ignorate fino a quando non sono diventate un caso locale. Le regole valgono per tutti, anche per l’uso dei dati sensibili e per le scelte amministrative. I cittadini di Luco dei Marsi non si fanno più abbindolare da comunicati preconfezionati. Vogliono verità, coerenza e soprattutto rispetto. E oggi più che mai, sono consapevoli che chi siede in minoranza non lo fa per “fomentare” ma per vigilare, proporre, denunciare e difendere il bene comune, a differenza di chi, quando era più comodo, taceva. Luco dei Marsi ha bisogno di amministratori che ascoltano, non di chi riscrive la storia per convenienza politica”, questa la conclusione.