“Solidarietà e vicinanza ai medici di famiglia della ASL di Chieti che oggi hanno dovuto dare vita a un flash mob per difendere il diritto alle cure e la dignità della professione. Anche su di loro si abbatte uno degli effetti più forti del deficit della sanità, i tagli non solo alle prestazioni, non solo i farmaci, ma anche alle spettanze del personale che ogni giorno è in trincea”, così il capogruppo del PD Silvio Paolucci dopo la manifestazione.
“La protesta dei medici è motivata dall’ennesima convocazione da parte della ASL per presunti errori prescrittivi risalenti al 2023, nonostante i dati abbiano mostrato un miglioramento significativo grazie alla collaborazione tra medicina generale e servizio farmaceutico territoriale – spiega Paolucci – . È inaccettabile che i medici siano sottoposti a una pressione costante e che vengano utilizzati come “salvadanaio” dell’azienda sanitaria, con la richiesta di curare i bilanci aziendali anziché i pazienti. Situazione che si aggraverà con le scellerate scelte contenute nel Programma Operativo di Marsilio che prevede un taglio di ulteriori 8 milioni di euro. Tutto questo mentre la Regione Abruzzo è in coda alle spese del Pnrr – sanità territoriale – e non si è a conoscenza se si riusciranno a spendere le risorse assegnate, si continua a disinvestire sul territorio e sulle figure che, come quelle dei medici di Medicina generale, tanto sotto di numero che oltre 60.000 cittadini non hanno ad oggi il medico curante, che dovrebbero appunto rappresentare professionalità centrali della sanità di prossimità. Una situazione che incide sul loro diritto a lavorare con serenità e soprattutto a mantenere un rapporto di fiducia con i pazienti”.
Comunicato stampa