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Lo Stadio dei Pini torna nella storia

Avezzano sogna in grande. Mei (FIDAL): “Qui si può fare il record del mondo” e poi loda “il sindaco visionario” Di Pangrazio ai ragazzi: “abbiamo fatto tutto questo per voi”

Tribuna piena, applausi che si rincorrono come onde, cori spontanei dei ragazzi che oggi hanno corso i primi metri della nuova pista. Nel cuore della pineta di Avezzano, tra il verde alto e il respiro della città, con lo sfondo del Monte Velino e dell’unico museo dello sport a cielo aperto fatto di 33 pannelli colorati ed ecosostenibili, lo Stadio dei Pini ha spalancato le sue porte dopo trent’anni di attesa. Al centro, la pista azzurra a otto corsie, certificata per competizioni internazionali, è diventata lo scenario di una rinascita collettiva.
Il sindaco, Giovanni Di Pangrazio, salutato da una vera e propria standing ovation di studenti e sportivi presenti nella tribuna est, si rivolge ai ragazzi: “Questo lo abbiamo fatto per voi” poi abbraccia l’assessore regionale Mario Quaglieri che non si fa mancare l’occasione per ribadire la totale e assoluta sinergia col primo cittadino.
Poi è la volta di Stefano Mei, presidente nazionale della Federazione Italiana di Atletica Leggera ed ex campione europeo dei 10.000 metri, che rilancia l’entusiasmo: “Ad Avezzano siete fortunati. Percorso visionario, sindaco visionario. Questi impianti servono anche a togliere i ragazzi dalla strada. I ventenni di oggi diventeranno quarantenni migliori. Qui si può fare il record del mondo”.
E via con i ringraziamenti a Concetta Balsorio, “che ha seguito con dedizione e passione ogni dettaglio di questa realizzazione, superando difficoltà e ostacoli” ma anche ai tecnici perché dietro la grande trasformazione ci sono anche i nomi dei professionisti che hanno tradotto il progetto in realtà: il progettista Antonio Manna, il direttore dei lavori Valerio Felli, l’ingegnere Gianpaolo Torelli. E ci sono i numeri che hanno dato corpo al sogno: € 1.357.873,29 per la pista da sei a otto corsie, oltre un milione finanziato con mutuo ICS; € 106.210,86 per attrezzature certificate FIDAL; € 113.592,74 per la rigenerazione del prato; € 21.998,91 per fosse e gabbie dei lanci; circa € 312.000,00 per la tribuna est e gli spogliatoi.
Parole cariche di vicinanza sono arrivate anche da Antonello Passacantando, presidente CONI Abruzzo: “Questa terra mi ha formato, mi sento a casa” e poi ricorda commosso la raccolta firme già partita per intitolare lo stadio al professor Giuseppe Cardinale, maestro di sport per generazioni di marsicani, scomparso nel 2018”.
Non è mancato l’intervento del vescovo Giovanni Massaro, che ha richiamato i valori più profondi dello sport: “Un luogo pensato per le persone, per tutti coloro che credono nella sana competizione e curano corpo e spirito. Nella vita nessuno vi regala nulla: imparate a gestire le sconfitte e a rialzarvi quando cadete”.
Prima delle gare, taglio del nastro “in corsa” portate dalle atlete verso le autorità. Poi tutti in piedi per l’inno nazionale con la voce della soprano Emanuela Marulli che ha suggellato l’inaugurazione con un tocco di eleganza. Docenti, studenti, l’intera amministrazione comunale, la provincia col vicepresidente Gianluca Alfonsi, Pierluigi Panunzi della Fondazione Carispaq, Guido Grecchi coordinatore educazione motoria e sportiva dell’ufficio scolastico regionale, il sindaco di Tagliacozzo Vincenzo Giovagnorio e i rappresentanti delle società di atletica dell’intera marsica.
Oggi Avezzano non ha solo inaugurato uno stadio. Ha riaperto un luogo che diventa simbolo di futuro, di comunità e di visione. E lo ha fatto con una promessa: su questa pista azzurra si potrà correre veloce, anche fino al record del mondo.

Comunicato stampa

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