“Lo sviluppo dell’accessibilità nazionale e internazionale dell’Aeroporto d’Abruzzo si muove su tre filoni: il primo riguarda l’aumento del traffico passeggeri, nonché di rotte e compagnie presenti, per offrire ai viaggiatori un più ampio ventaglio di possibilità sia in termini economici che di destinazioni. Poi c’è l’aspetto dell’intermodalità territoriale. La società di gestione aeroportuale, Rfi e Tua devono lavorare in sinergia affinché si facilitino e velocizzino i collegamenti dello scalo regionale, con il resto del territorio, ma anche fuori dai confini regionali, sia su gomma, che attualmente è la principale porta di accesso all’infrastruttura, ma anche su altre reti. Tutto questo si tradurrà nell’ampliamento del bacino di utenza dello scalo, in una maggiore attrattività per le compagnie aeree, sul miglioramento dell’esperienza dei viaggiatori, e a lungo termine produrrà benefici anche in termini di impatto ambientale. Infine, va aperta una strada che finora non è stata percorsa e che è quella del settore Cargo. Stiamo ponendo le basi per una partnership con Poste Italiane e a tal proposito, sulla scia della Consulta che abbiamo promosso a marzo scorso, ne stiamo organizzando una specifica sul settore che sarà il prossimo 20 novembre. Sarà un confronto tra istituzioni, operatori, e stakeholder, coinvolgendo direttamente il mondo delle imprese, degli spedizionieri e dei corrieri, verificando se ci sono numeri per sostenere un traffico che giustifichi un investimento della compagnia aerea cargo di bandiera”.
Lo dichiara Giorgio Fraccastoro, Presidente SAGA/Aeroporto D’Abruzzo durante il suo intervento all’Abruzzo Economy Summit in corso a Pescara.
