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Tari L’Aquila: Rotellini e Romano esultano

Consiglieri di opposizione: "La speranza è che si possa davvero beneficiare dei ristori della Legge regionale 32/2019"

COMUNICATO STAMPA

 

“La delibera sulla Tari approvata all’unanimità dalle commissioni di oggi potrà davvero ristorare tutti gli esercenti che hanno avuto e continuano ad avere perdite cospicue di fatturato a causa dei cantieri nel centro storico”. Lo affermano i consiglieri comunali aquilani di opposizione Lorenzo Rotellini e Paolo Romano.

“Questa nuova delibera contiene al suo interno tutti i correttivi che da marzo chiediamo in aula e che dalla maggioranza ci sono stati respinti: riconosce una nuova deadline per la richiesta di rimodulazione della Tari al 50% relativa all’anno 2023; riconosce la necessità dello strumento dei ristori della Legge regionale 32/2019; elimina l’assurdo divieto di cumulo tra le due misure, così da permettere agli esercenti di poter contare su entrambi gli strumenti. La speranza è che si possa davvero beneficiare dei ristori della Legge regionale 32/2019, nonostante l’amministrazione abbia comunicato con colpevole ritardo alla Regione circa la quantificazione delle risorse da trasferire alle casse comunali”.

“Siamo comunque soddisfatti nel vedere che quella che abbiamo sempre indicato come la strada da seguire si è rivelata essere la migliore per risolvere una parte dei problemi in centro storico. Ora queste stesse misure devono poter essere rivolte anche al bilancio 2024/2026 e agli strumenti programmatori di prossima approvazione e devono diventare strutturali per tutti i cantieri della ricostruzione pubblica e del PNRR della città e delle frazioni con una comunicazione istituzionale chiara e rispondente a realtà, una programmazione delle azioni concertata in sedute aperte di commissioni e non nelle stanze degli assessori. Siamo soddisfatti nel vedere che quella che abbiamo sempre indicato come la strada da seguire si è rivelata essere la migliore per risolvere una parte dei problemi in centro storico”.

 

 

“Ora queste stesse misure devono poter essere rivolte anche al bilancio 2024/2026 e agli strumenti programmatori di prossima approvazione e devono diventare strutturali per tutti i cantieri della ricostruzione pubblica e del PNRR della città e delle frazioni con una comunicazione istituzionale chiara e rispondente a realtà, una programmazione delle azioni concertata in sedute aperte di commissioni e non nelle stanze degli assessori”.

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