Lucia Tellone, una chef quarantenne con l’anima intrisa dei profumi della sua terra, Villa San Sebastiano Nuova si prepara a scrivere un nuovo capitolo, non solo per sé, ma per un’intera comunità.
La sua è una storia “al contrario”, un percorso coraggioso che sfida le convenzioni. Mentre molti sognano le luci delle cucine stellate, Lucia ha vissuto quel sogno, eccellendo al fianco di giganti come Enrico Bartolini in Italia e lasciando il segno a Oslo e Stoccolma. Il suo talento non è passato inosservato, tanto che Carlo Cracco l’ha indicata come una delle dodici promesse della cucina italiana. Ma il richiamo delle sue radici, di quel paese di appena 700 anime, è stato più forte di ogni sirena metropolitana.
Nel 2020, con un atto di puro amore e visione, Lucia ha riacceso il forno del paese, spento da ben 35 anni. Non un semplice forno, ma un faro di speranza, un progetto a scopo sociale dove l’arte antica del fare il pane è tornata a vivere, insegnata a chiunque volesse imparare. Un’iniziativa che ha conquistato i cuori e l’attenzione di media nazionali e internazionali, dimostrando come la vera innovazione possa nascere dalla riscoperta delle tradizioni e dalla generosità.
La filosofia di Lucia è chiara e potente: dare voce a un Abruzzo che va oltre gli arrosticini, un Abruzzo che esalta la natura come risorsa preziosa, fonte inesauribile di ispirazione per ogni cuoco.
La cucina di Lucia non è solo nutrimento per il corpo, ma anche per l’anima, un viaggio sensoriale che celebra la bellezza del ritorno a casa, la forza delle tradizioni e il potere della comunità.
Ed è per celebrare questo viaggio e questo legame con il territorio che Lucia sarà tedofora di Milano Cortina 2026.
Post ufficiale della pagina Milano Cortina 2026