Un successo al di là di ogni rosea previsione quello della festa autunnale “Cantine nella roccia” che ha avuto luogo nella parte alta e più antica della città di Tagliacozzo, lo scorso weekend 11, 12 e 13 ottobre.
Si conferma essere l’appuntamento più atteso della stagione e sicuramente il più partecipato con una stima di oltre 70mila persone, tra il venerdì e la domenica sera, provenienti da tutto il centro Italia e non solo.
Viva soddisfazione è stata espressa dal direttore artistico Fabrizio Guerra e dai collaboratori Valerio Mastroddi e Maicol Venturini del “Clan Eventi” che hanno ringraziato “…tutte le associazioni, famiglie e singoli cittadini che hanno contribuito con il loro fattivo supporto a rendere bella la festa! In tutte le cantine e i ristori si è constatata grande professionalità, velocità nel servizio, cortesia, pulizia e qualità nell’offerta gastronomica!”.
Alle dichiarazioni del “Clan Eventi” hanno fatto eco le attestazioni di compiacimento del Sindaco Vincenzo Giovagnorio che si è complimentato: “…per l’ottima organizzazione, per la sempre innovativa e funzionale direzione artistica e per il rigore e la precisione nel coordinamento delle tante attività”.
Anche in fatto di sicurezza, dato l’enorme afflusso di presenze, è filato tutto liscio (fatta eccezione per due insignificanti e “fisiologici” episodi, che non meritano l’attenzione della cronaca seria) per la professionalità degli uomini della sicurezza, del personale sanitario sempre presente ed attento, dei Carabinieri della locale Compagnia e dei Vigili urbani che hanno garantito la viabilità sulle strade della città invase da automobili e turisti.
“Cantine nella Roccia”, si conferma essere una manifestazione molto apprezzata e di grande qualità che valorizza l’antico borgo di Alto la Terra, la locale tradizione culinaria e celebra la conclusione del ciclo annuale, inaugurando il “Capotempo” abruzzese, con i suoi riti, i colori autunnali, i profumi e i sapori!
Oltre 60 tra ristori, cantine, punti vendita dell’artigianato abruzzese, come ad esempio il tombolo e i formaggi di Scanno, manufatti in lana e lavorazioni orafe, distribuiti su un percorso di oltre due chilometri: da Porta Romana a Porta Valeria sull’antico tracciato della Consolare omonima, e dalla Chiesa di San Pietro con la casa canonica del sacerdote d. Gaetano Tantalo, morto in concetto di santità, fino alla Chiesa di Sant’Antonio Abate della quale, nel pomeriggio di sabato, sono stati festeggiati i 600 anni con un’artistica torta commissionata dal “Clan Eventi” al maestro pasticcere Giuseppe Chicarella.
L’eccezionale numero di presenze, l’entusiastico gradimento e il positivo riscontro anche nel resto della città, confermano il grande valore sociale ed economico della Festa e la ascrivono tra le iniziative più partecipate e attese del centro Italia!
Comunicato stampa