Questa mattina, alle prime luci dell’alba, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Sulmona hanno arrestato un 18enne e due minorenni, ritenuti responsabili, a vario titolo, di violenza sessuale di gruppo aggravata (artt. 609-octies e 609-ter c.p.), violenza sessuale aggravata (artt. 609-bis e 609-ter c.p.), atti sessuali con minori di anni 14 (artt. 609-quater, 600-ter e 602-ter c.p.), produzione di materiale pedopornografico (art. 600 ter c.p.), detenzione di materiale pedopornografico (art. 600 quater c.p.) ed atti persecutori (art. 612 bis c.p.).
Gli arrestati sono stati rintracciati nelle rispettive abitazioni, site in diverse località della provincia aquilana, e condotti, rispettivamente, presso la casa circondariale di Sulmona e presso l’Istituto Penale Minorile di Roma – Casal del Marmo, a disposizione dell’Autorità giudiziaria.
Le misure cautelari detentive sono state disposte dai Giudici per le indagini preliminari del Tribunale di L’Aquila e del Tribunale per i Minorenni del capoluogo sulla base dei gravi indizi di colpevolezza raccolti dai Carabinieri nella delicata fase delle indagini, coordinata sinergicamente dalle Procure della Repubblica, ordinaria e minorile, di L’Aquila.
L’indagine ha avuto avvio sul finire del mese di agosto, quando la vittima, di età inferiore a 14 anni, ha trovato il coraggio di rivolgersi al numero “114 – emergenza infanzia” e raccontare di essere stata costretta a subire abusi sessuali, anche di gruppo, sotto reiterate minacce di morte e di divulgare, tramite social networks, un video dal contenuto sessualmente esplicito che la ritraeva, realizzato a sua insaputa da uno degli indagati.
L’attività di indagine posta in essere nell’immediatezza dall’Arma, ha permesso di raccogliere importanti riscontri investigativi che hanno permesso l’identificazione degli odierni arrestati, nonché di ricostruire l’intera vicenda, protrattasi per mesi.
Si evidenzia che le persone arrestate o deferite in stato di libertà sono innocenti sino alla pronuncia della sentenza definitiva e che i provvedimenti adottati dalla Polizia Giudiziaria richiedono la necessaria verifica e convalida da parte dell’Autorità Giudiziaria, non implicando alcuna responsabilità accertata.
Comunicato stampa








































