Si è conclusa con grande partecipazione la serata del Premio Hombres di Videopoesia 2025, ospitata nella suggestiva cornice della Chiesa di San Giovanni Battista di Pereto, spazio “decontestualizzato” che ancora una volta ha offerto una dimensione poetica e immersiva alla manifestazione.
L’appuntamento, inserito nel programma della XX edizione del Premio Hombres Itinerante, ha confermato la vitalità e la risonanza internazionale di un festival che, dal 2019, esplora i linguaggi ibridi tra poesia, immagine, musica e performance, affermandosi come uno dei punti di riferimento europei della videopoesia contemporanea.
La serata, introdotta dal direttore artistico Dimitri Ruggeri, ha condotto il pubblico in un viaggio dove la parola poetica si è fatta esperienza collettiva, trovando nella comunità del borgo di Pereto un luogo di risonanza e ascolto condiviso.
La giuria, composta da Tiziano D’Urbano (Presidente del Premio Hombres Itinerante), Dimitri Ruggeri (poeta, videopoeta e performer), M° Roberto Bisegna (musicista) e Ilio Leonio (ex dirigente scolastico e membro del comitato organizzatore), ha annunciato i vincitori e le menzioni speciali, evidenziando l’alto livello qualitativo delle opere provenienti da ogni parte del mondo.
Premi e Menzioni Speciali
Best Video (Vincitore): Late on the Planet – Brasile
Best Music: Museum Underwater – Ucraina / Germania
Best Poem & Best Photography: The Poet of the Graves – Irlanda
Best Performance (ex aequo): The Color Blue – Lettonia
Best Performance (ex aequo): A Velvet Hearth – Italia
Best Concept: Transcrisis: Awareness Sparks as Spider Silk – Cina / Giappone
Gli altri finalisti in concorso sono stati:
Fisherman – Turchia
Report from the Interior – Canada
Just Me – India
FerryMan – Australia
La serata si è conclusasi tra applausi e notevole partecipazione ha confermato il Premio Hombres di Videopoesia come un osservatorio sensibile sulle trasformazioni contemporanee del linguaggio poetico e audiovisivo.
“La videopoesia è oggi una forma d’arte necessaria — un linguaggio capace di tenere insieme immagine, parola e memoria collettiva in una comunità poco numerosa ma vera”, ha sottolineato il direttore artistico Dimitri Ruggeri.
Comunicato stampa
								


































															




