“Abbiamo depositato una risoluzione che impegna la Giunta regionale a vietare la vendita e distribuzione, anche tramite distributori automatici, di alimenti e bevande classificabili come ‘cibi ultra-formulati’, in tutti i luoghi pubblici e nelle strutture del sistema sanitario e scolastico regionale. Parliamo di prodotti industriali ad alta trasformazione, ricchi di additivi, zuccheri, grassi e sale, che generano dipendenza e sono associati a gravi patologie come obesità, diabete, ipertensione e disturbi cardiovascolari. È scientificamente dimostrato che il consumo abituale di questi alimenti incide negativamente sulla salute fisica e mentale, con effetti paragonabili a quelli di sostanze stupefacenti. La Regione Abruzzo ha il dovere di tutelare la salute dei cittadini, soprattutto di bambini e anziani, e di promuovere stili di vita sani. Per questo chiediamo che nelle scuole, negli ospedali, nelle ASL e negli uffici pubblici non siano più accessibili prodotti che contraddicono ogni principio di educazione alimentare. La risoluzione prevede anche campagne di sensibilizzazione, incentivi per l’approvvigionamento di alimenti freschi e locali, e l’introduzione di un’etichettatura specifica per i prodotti ultra-formulati. È una battaglia di civiltà, che guarda al futuro e alla salute delle nuove generazioni. Non possiamo più permettere che il junk food sia la scelta più facile nei luoghi dove si dovrebbe educare, curare e proteggere. La salute pubblica non si svende al distributore”. Così, in una nota congiunta, i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia, Leonardo D’Addazio e Marilena Rossi e il capogruppo Massimo Verrecchia.
Comunicato stampa








































