Ad Avezzano, più che di urbanistica, tocca occuparsi di alfabetizzazione normativa e di calendario. L’assessore Filomeno Babbo è costretto a prendere il righello e a darlo — metaforicamente — sulle dita di “alcuni esponenti della minoranza” (Taddei, Mascigrande più Mazzei) colpevoli di essersi smarriti tra le date del PUC e aver lamentato un iter per il nuovo piano regolatore partito in questo periodo.
La polemica, come spesso accade, nasce non da un problema reale ma da una lettura frettolosa. I colleghi sono insorti a mezzo stampa contro l’avvio dell’iter, convinti di aver scoperto chissà quale manovra. Peccato che tutto fosse scritto, spiegato e persino sottolineato nel comunicato del Comune. Con trasparenza e chiarezza.
Babbo, con sarcasmo appena trattenuto, ricorda un dettaglio elementare: non è lui a stabilire i tempi. È la legge regionale a fissare l’agenda e non risulta sia stata redatta pensando alle elezioni di Avezzano.
«Prima di parlare, leggete la legge», è il suo invito, che suona più come un richiamo all’ordine in una classe indisciplinata.
E per evitare ulteriori acrobazie interpretative, l’assessore mette i paletti:
La Legge regionale 58/2023 impone al Comune di approvare il Perimetro del Territorio Urbanizzato entro dicembre 2025 e il Piano Urbanistico Comunale entro dicembre 2028.
Per chi ancora volesse cercare misteri: queste sono le date.
Punto. E agitazione finita.
Comunicato stampa








































