“Siamo ancora alle primissime fasi, per il momento abbiamo avuto accesso alla cartella clinica di mia madre relativamente alla sua degenza in pronto soccorso ad Avezzano – che non è durata 36 ore come asserisce la dottoressa Clara Balsano, primario di Geriatria del nosocomio, ma ben 72 – e a quella inerente alla degenza ospedaliera presso il reparto geriatrico dell’ospedale SS Filippo e Nicola. Già in questa documentazione abbiamo riscontrato diverse anomalie. Saranno il medico legale che abbiamo nominato e i periti che il PM a sua volta incaricherà a far luce sulle evidenti e incontrovertibili discrepanze tra quanto asserito dalla dottoressa Balsano, che ho denunciato personalmente per il suo operato e per le successive mendaci dichiarazioni, e la realtà dei fatti. Mia madre è morta per negligenza ospedaliera e sono certo che la Giustizia, in cui come sempre confido, farà luce su quanto realmente accaduto nelle ultime 24 ore di vita di mia madre. Andrò avanti senza paura e con il solo scopo di giungere alla verità sul decesso di una donna che stava bene fino al giorno prima della sua inspiegabile e inaccettabile morte. Dalla cartella clinica rilasciata dall’ospedale di Avezzano, ora in nostro possesso, si evincono chiaramente negligenze, bugie, mancanza di comunicazione con la famiglia e intempestività. Questa battaglia giudiziaria non la devo solo a mia madre, ma alle tantissime persone che, come lei, sono vittime di malasanità. In Abruzzo la situazione della Sanità è drammatica e se questa battaglia personale che sto conducendo a testa alta potrà risvegliare le coscienze di quanti, anche a livello di vertice politico regionale, asseriscono il contrario, sono certo che avrò fatto la cosa giusta”. Questa la nota stampa del giornalista vaticanista Francesco Capozza, riguardo alle indagini che riguardano la morte della madre, Antonella Mettini, avvenuta all’ospedale di Avezzano lo scorso luglio.








































