“Le affermazioni dell’onorevole Giulio Sottanelli, secondo cui Matteo Salvini è ‘Ministro delle Infrastrutture e non della Famiglia’, e quindi dovrebbe occuparsi solo di strade e autostrade, lasciano ancora una volta sconcertati. Salvini sta seguendo direttamente la vicenda della famiglia che vive nella casa nel bosco innanzitutto da padre e poi come rappresentante dello Stato che ha a cuore famiglie e minori. La sensibilità sociale non è in contrasto con il ruolo di Ministro. E’ un dovere e non un’invasione di campo”.
Così Sabrina Bocchino, vice coordinatore regionale della Lega Abruzzo.
“Quanto alla A14 – prosegue – è bene ricordare a Sottanelli che attribuire a Salvini responsabilità per una situazione che si trascina da tempo è una forzatura. Cantieri, rallentamenti e criticità sono il frutto di anni di inadempienze e scarsa vigilanza. Con Salvini al Ministero, invece, è arrivata un’accelerazione. Vengono imposti tempi certi, verificati i cronoprogrammi, richieste assunzioni di responsabilità che prima mancavano del tutto. Sottanelli, che si professa tanto esperto di infrastrutture, – sottolinea – queste cose dovrebbe saperle. Ma forse fa finta di non ricordarle, per attaccare in maniera strumentale. Per quanto riguarda la posizione della Lega Abruzzo, è pienamente in linea con quella del Ministro che nei giorni scorsi si è detto ‘profondamente irritato’ per i ritardi e ha definito inaccettabile la situazione mentre le concessionarie incassano dividendi milionari. Salvini ha disposto una ricognizione completa su tutti i nodi critici, dalla A14 alla A1. Gli abruzzesi – conclude Bocchino – meritano infrastrutture moderne e sicure”.
“E non è uno slogan. Oggi, finalmente, si sta imponendo un cambio di passo a concessionarie abituate per anni ad agire senza controlli veri”.







































