Nel periodo natalizio l’artigianato locale si conferma uno dei pilastri dell’economia della provincia dell’Aquila, capace di sostenere consumi, occupazione e tradizioni del territorio. Secondo le stime di Confartigianato L’Aquila, la spesa natalizia prevista per il 2025 raggiunge circa 126 milioni di euro, di cui 90 milioni destinati al comparto alimentare, con un impatto diretto anche sul lavoro: il Natale genera infatti circa 300 posti di lavoro stagionali e temporanei nel settore.
Un contributo significativo che coinvolge centinaia di imprese artigiane specializzate nella produzione di dolci tipici – come torrone, panettoni e prodotti al cioccolato – ma anche salumi, formaggi, conserve, lenticchie, liquori e numerose altre eccellenze locali.
“Un’offerta artigianale che rappresenta l’essenza delle nostre tradizioni culinarie – sottolinea il presidente di Confartigianato L’Aquila, Angelo Taffo – spesso valorizzata nei cesti natalizi che arrivano sulle tavole aquilane e anche fuori provincia. È un patrimonio di qualità, identità e saper fare che continua a essere scelto dai consumatori”.
I dati confermano la solidità del tessuto produttivo locale anche sul fronte occupazionale. Già nel 2023, infatti, si stimava che 3.331 addetti dell’artigianato fossero impegnati nel territorio aquilano in attività legate al Natale, dall’agroalimentare all’oggettistica, dai regali ai prodotti tipici. Un “settore natalizio” che pesa per circa il 31-32% dell’artigianato complessivo della provincia, con variazioni legate ai diversi comparti e agli anni.
“Il Natale è un momento fondamentale anche sul piano del lavoro – prosegue Taffo – parliamo di occupazione vera, spesso stagionale ma qualificata, che coinvolge giovani, famiglie e professionalità locali e che contribuisce a mantenere vivo il tessuto economico, soprattutto nelle aree interne”.
Nonostante le difficoltà congiunturali, l’artigianato aquilano dimostra capacità di resistenza e rinnovamento. “Il lavoro artigianale di qualità tiene – aggiunge il presidente – anche in una fase complessa, segnata dall’aumento dei costi delle materie prime e da consumi più prudenti. A Natale le famiglie scelgono sempre più spesso qualità, filiera corta e legame con il territorio, riconoscendo all’artigianato un ruolo centrale non solo economico, ma anche culturale”.
Uno scenario che trova conferma anche a livello regionale: in Abruzzo la spesa natalizia complessiva sfiora i 541 milioni di euro, in crescita rispetto ai circa 497 milioni del 2023, segnalando una domanda ancora solida nonostante rincari e incertezze economiche.
“Un apprezzamento – conclude Taffo – che premia l’impegno quotidiano delle imprese artigiane e dimostra come investire su autenticità, competenze e tradizione resti una scelta vincente nel tempo”.
Comunicato stampa






































