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Lettera alla Meloni per tribunali minori

Simone Angelosante scrive alla Premier: "Dieci anni fa, una legge improvvida modificò la geografia giudiziaria. L'appello che le rivolgo è quello di prendere a cuore questa situazione"

Lettera aperta al Presidente del Consiglio
“Egregio Presidente del Consiglio, cara Giorgia Meloni, il suo legame con l’Abruzzo è antico e forte. Lei ha scelto la nostra terra come candidata al Parlamento, e gli abruzzesi l’hanno sostenuta con forza ed affetto. Siamo grati per la considerazione che ci ha sempre manifestato che ha portato, in questi primi mesi, a risultati di rilievo. La sua vicinanza, così come quella dell’intero governo, è palese ed apprezzata”.

Così si legge nelle prime righe della lettera che il Consigliere Regionale Simone Angelosante ha indirizzato alla premier Meloni

Lei torna in Abruzzo per suggellare un altro importante risultato per questo governo regionale con la firma dell’accordo per lo sviluppo e la coesione, che porterà ingenti risorse indispensabili per la crescita della nostra regione. Voglio approfittare della sua presenza in terra d’Abruzzo per sottoporle una questione vitale per la convivenza sociale e la sicurezza. Come lei ben sa, oltre dieci anni fa, una legge improvvida modificò la geografia giudiziaria, decretando la chiusura dei cosiddetti tribunali “minori”. In Abruzzo, tali tribunali non sono poi tanto “minori”; basti guardare al caso di Avezzano, che in termini di attività era alla pari, se non più importante, di altri tribunali, sulla carta più blasonati, e non soggetti a chiusura. Da quel momento, si è assistito a un susseguirsi di proroghe dell’ultimo minuto, l’ultima delle quali pochi mesi fa. Queste proroghe, se da un lato hanno tenuto viva la speranza di un ripensamento, dall’altro hanno causato e continuano a causare una lenta agonia con continui disservizi dovuti alla carenza di personale e a un’atmosfera di smobilitazione costante”.

Con la chiusura dei tribunali di Avezzano, Sulmona, Vasto e Lanciano, ampie zone della nostra regione perderanno indispensabili presidi di legalità in territori che confinano con aree dove la criminalità organizzata è storicamente presente. Coscienti di questa realtà, nell’autunno del 2019, il Consiglio Regionale, in pieno accordo con il Presidente Marsilio, ha votato all’unanimità una “proposta di legge alle camere”, di cui sono stato il presentatore, che prevede, in sintesi, che le spese stragiudiziarie per il funzionamento dei tribunali cosiddetti “minori” vengano sostenute dalla regione. In questo modo, come previsto dall’ordinamento in vigore, tali tribunali non sarebbero più soppressi. Nell’autunno del 2022, tale proposta di legge è stata nuovamente inviata, visto l’insediamento del nuovo Parlamento. La nostra legge regionale, in seguito, è stata fatta propria da altre importanti regioni. L’appello che le rivolgo è quello di prendere a cuore questa situazione affinché il Parlamento porti in discussione al più presto la proposta di legge e si arrivi a una approvazione celere. L’Abruzzo le sarà grato“, conclude Angelosante.

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