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Avezzano, visita del Comandante Catalani in Comune

Il Maresciallo Maggiore Pietro Catalani guiderà il Nucleo Carabinieri per la Tutela Agroalimentare di Avezzano. La tutela del cibo come presidio di legalità. Scambio di auguri con il sindaco e con il presidente del consiglio. Ecco le iniziative in agenda.

C’è un filo rosso che lega il valore del cibo alla legalità, la tradizione alla sicurezza, l’identità dei territori alla credibilità delle istituzioni. È lungo questa direttrice che si è svolta, nella giornata di oggi, la visita istituzionale in Comune del Maresciallo Maggiore Pietro Catalani, alla guida del Nucleo Carabinieri per la Tutela Agroalimentare di Avezzano, reparto di specialità dell’Arma attivo dal 1° luglio 2024.

Ad accoglierlo il sindaco Giovanni Di Pangrazio e il presidente del Consiglio comunale Fabrizio Ridolfi, per uno scambio di auguri di inizio anno che ha avuto però il passo concreto delle cose che contano: la tutela del Made in Italy, la difesa delle eccellenze agroalimentari, la collaborazione istituzionale su un settore strategico e delicato, che va dalla produzione fino alla distribuzione degli alimenti.
Nel corso dell’incontro, il Comandante Catalani ha consegnato il Calendario storico dell’Arma dei Carabinieri, gesto simbolico ma carico di significato, che rinnova un legame fatto di presenza quotidiana, affidabilità e servizio allo Stato.

Il Nucleo di Avezzano è uno dei sette nuclei presenti a livello nazionale e ha competenza su Abruzzo e Molise. Opera con dipendenza funzionale dal Ministro del MASAF – il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste – ed è chiamato a vigilare su un comparto che rappresenta non solo un pilastro economico, ma un tratto identitario del Paese.

Un compito oggi ancora più cruciale alla luce del recente riconoscimento della cucina italiana come patrimonio culturale immateriale dell’umanità da parte dell’UNESCO: un sigillo che rafforza la responsabilità di proteggere marchi di origine, denominazioni tutelate, filiere certificate e qualità reale dei prodotti. I controlli, infatti, non si fermano all’etichetta: verificano che l’alimento sia prodotto nel rispetto dei requisiti di qualità, sicurezza e tracciabilità, a tutela dei consumatori e delle imprese sane.

Il sindaco Di Pangrazio, nel colloquio, ha sottolineato l’importanza di una sinergia strutturata tra istituzioni, proponendo forme di collaborazione anche in relazione alle iniziative legate all’ITS Academy e all’Università di Teramo, in un’ottica di formazione, cultura della legalità e sviluppo del territorio.

Il quadro di riferimento è ampio e complesso. Il cibo è un bene primario e irrinunciabile, veicolo di abitudini, tradizioni e stili di vita. In Italia è anche una delle voci più rilevanti dell’economia nazionale: il settore agroalimentare coinvolge circa due milioni di imprese, distribuite tra produzione, trasformazione e distribuzione.

In questo scenario, l’Arma dei Carabinieri svolge un ruolo centrale. Al Comando Carabinieri per la Tutela Agroalimentare sono affidati i compiti di prevenzione e repressione delle frodi, i controlli sui fondi della Politica Agricola Comune, la verifica della corretta destinazione delle risorse europee e la partecipazione alle reti internazionali di contrasto alle frodi alimentari, come OPSON, sotto il coordinamento di Europol e Interpol. Dal 2019, il Comando è anche action leader sul fronte delle frodi nel settore lattiero-caseario.

La visita di oggi ad Avezzano è stata certamente l’occasione per augurarsi un buon anno e anche il segno di una presenza qualificata dello Stato su un terreno sensibile, dove qualità, legalità ed economia si intrecciano. Perché difendere il cibo significa, in fondo, difendere la fiducia dei cittadini e il futuro dei territori.

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