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Civitella Roveto ha il suo tedoforo

Si tratta del giovane Giovanni Scalisi

Sale sempre di più l’attesa per la Fiamma Olimpica di Milano-Cortina 2026 che arriverà a Pescara il 2 gennaio e a L’Aquila il 3 gennaio.
Grandi preparativi, emozioni pronte a scatenarsi nel capoluogo abruzzese, dove la staffetta vedrà protagonisti sette tedofori.
Tra di loro alle 19.00 circa, prenderà la fiaccola Giovanni Scalisi di Civitella Roveto, classe 2008, atleta dello Sci Club Tre Nevi di Ovindoli, già Campione italiano di gigante categoria children nel 2022, studente del Liceo Scientifico Vitruvio di Avezzano classe quinto A.
Un vero orgoglio per Civitella Roveto e per la Marsica sapere che Giovanni porterà la fiaccola Olimpica, una promessa e una certezza dello sport, quello sci che lo ha visto crescere tra le montagne marsicane e non solo. Sarà accompagnato dalla sua famiglia, che insieme agli amici lo applaudirà lungo il tracciato.

La prima fiamma per i Giochi Olimpici Invernali fu accesa in Norvegia, per Oslo 1952, seguita da Roma, per Cortina d’Ampezzo 1956, e di nuovo in Norvegia per Squaw Valley 1960. Mentre le fiamme per le edizioni estive dei Giochi sono accese a Olimpia dal 1936, solo nel 1964, per Innsbruck, l’accensione della fiamma dei Giochi Olimpici Invernali è iniziata ad Antica Olimpia — tradizione che prosegue ancora oggi. Mentre la fiamma prende vita, si rinnova il legame tra culture, generazioni e ideali condivisi. Ogni edizione olimpica inizia con un gesto rituale che ricorda al mondo il potere dello sport come ponte universale. E oggi quel gesto parla direttamente all’Italia, prossima protagonista dei Giochi Invernali. La fiamma brilla come promessa di un futuro migliore, come messaggera di valori senza età. La sua partenza da Olimpia segna l’inizio di un viaggio epico, che attraverserà paesi, città, storie e persone.

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