“A quasi quindici anni dal terremoto che ha colpito L’Aquila, Palazzo Centi, storica sede della Giunta regionale, è ancora inaccessibile. È una grave ferita ed è triste constatare questa condizione per chi come me ha cominciato la propria attività professionale qui, lo è ancora di più alla luce dei tanti proclami mai davvero concretizzati sul ritorno degli uffici in un centro storico che fatica a portare avanti il processo di ricostruzione sociale”.
Così Vanna Andreola, candidata alle elezioni regionali del 10 marzo nella lista Abruzzo Progressista e Solidale, a sostegno del candidato del centrosinistra Luciano D’Amico.
Andreola, storico dirigente regionale, accende così i riflettori sull’ accidentato iter per la ricostruzione del palazzo settecentesco, dopo i numerosi ritardi burocratici e le complesse vicende processuali.
“Nel dibattito sulla ricostruzione nel cuore dell’Aquila – osserva Andreola – spesso e giustamente è stato evidenziato come sia necessario riempire strade e palazzi di attività e luoghi di incontro e socialità, di negozi di prima necessità e, soprattutto, di uffici, riportando così i dipendenti dalle zone periferiche della città al centro. Un’inversione di marcia, dopo i difficili anni del post terremoto, che hanno ridisegnato la geografia socio-economica del nostro territorio. Oggi questi buoni propositi non sono ancora stati realizzati e a soffrirne sono residenti e commercianti che, nonostante le difficoltà, hanno deciso di investire in un centro storico ancora poco attrattivo e che non può in questo modo contare su quella vivacità economica che si genera quando finalmente si riempiono strutture vuote ed abbandonate”.
“E questa situazione è la dimostrazione lampante dell’incapacità della Regione Abruzzo di riportare alla vita, dopo tutti questi anni, il palazzo istituzionale per antonomasia, la sede della presidenza della Giunta regionale”, conclude Andreola.